Acli Terra Calabria: Le Encicliche e la Chiesa di Francesco…nella giornata mondiale della Terra.
di Pino Campisi* "Il mondo del XXI secolo non presenta numerosi segni di condivisione, di solidarietà e di sussidiarietà anzi, in più occasioni, assistiamo a divisioni tra persone e popoli e nazioni. Aumentano le devastazioni climatico-ambientali sulla natura. Tutto questo ci impone una riflessione particolare e duratura che ci conduca verso una conversione vera, autentica e disponibile all’ascolto sulle nuove emergenze. La giornata mondiale della Terra è un’occasione di confronto e di discussione per capire l’importanza di resistere alla tentazione di continuare a fare danni irreversibili. E’ una giornata che ci interpella, oggi in modo drammatico, su alcune scelte che vanno in direzione contraria al valore della vita e dell’uomo. Che vanno in direzione della ricchezza di alcuni a scapito di altri, che diventano sempre più poveri nel loro vivere quotidiano, nell’alimentazione, nell’istruzione, nella tutela dell’ambiente dove vivono, nel loro futuro socio-economico e del lavoro. Sulla questione ambientale, dalle Encicliche ci viene detto che << L’ambiente si situa nella logica del ricevere. E’ un prestito che ogni generazione riceve e deve trasmettere alla generazione successiva>>. Subentra, dunque, un fatto educativo, ovvero l’uomo ha bisogno di una nuova filosofia, di una nuova e rinnovata umanità, di una nuova direzione antropologica del suo vivere. La questione Terra, per tutte queste ragioni deve essere posta al centro, non solo del nostro vivere quotidiano ma in un disegno più lungo e progettuale. Si, la Terra vista come un luogo-progetto che tutela, che salvaguarda, che conserva e cura. Senza porre nel dimenticatoio che <<…vi sono sulla terra Paesi che abbondano di terreni coltivabili e scarseggiano di uomini; in altri Paesi non vi è proporzione tra le ricchezze naturali e i capitali a disposizione. Ciò pure domanda che i popoli instaurino [...]