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Accordo commerciale UE-Mercosur: Acli Terra chiede maggiori garanzie per la filiera agroalimentare europea

Acli Terra esprime preoccupazione in merito all’accordo commerciale siglato tra l’Unione Europea e i Paesi del Sud America (il cd "Mercosur)". Sebbene l’accordo possa offrire opportunità commerciali, ci sono timori per la potenziale entrata sul mercato europeo di prodotti alimentari che potrebbero non rispettare gli elevati standard qualitativi e di sicurezza a cui sono abituati i consumatori europei. In particolare, è necessario garantire una piena reciprocità nelle normative, al fine di evitare situazioni di concorrenza sleale che potrebbero danneggiare le imprese agricole e alimentari europee. “È fondamentale che l’accordo preveda meccanismi efficaci di controllo e verifica della conformità dei prodotti importati alle normative europee” - dichiara il Presidente Nazionale di Acli Terra Nicola Tavoletta - “Solo in questo modo potremo tutelare la qualità dei prodotti made in Europe e garantire la fiducia dei consumatori”. Acli Terra chiede, inoltre, un potenziamento dei fondi destinati alla Politica Agricola Comune (PAC) per sostenere le imprese agricole europee nell’affrontare le sfide poste dalla globalizzazione e per promuovere una produzione agricola sostenibile e di qualità. “La sovranità alimentare è un obiettivo strategico per l’Europa”, ha aggiunto Tavoletta. “È importante investire nel settore agricolo per garantire sicurezza alimentare e competitività delle nostre imprese a livello internazionale”. Le associazioni come la nostra sono pronte a collaborare con le istituzioni europee per trovare soluzioni condivise che possano conciliare le esigenze di un commercio aperto con la tutela degli interessi delle imprese agricole e alimentari europee. Acli Terra apprezza quanto dichiarato dall'ANICAV sulla esportazione dei pomodori dove ci deve essere reciprocità di controllo perché è importante tutelare il nostro patrimonio affinché i prodotti importati rispettino gli stessi standard

Giornata formativa con Acli Terra Palermo

La giornata formativa che le ACLI TERRA Palermo in collaborazione con il Comune di Prizzi, I.I.S.S. LERCARA FRIDDI sede di Prizzi, UNIPA, SAAF e CREA, hanno voluto fortemente realizzare nel territorio dei Monti Sicani, il 27 novembre, ha avuto lo scopo di promuovere il territorio al fine di salvaguardarlo, con l’intento di indirizzare le aziende e gli studenti presenti a valorizzare le coltivazioni minori (erbe aromatiche) e le eccellenze agroalimentari tradizionali, gradite ai fruitori turistici. Nell’intensa giornata si è parlato del Val.Inn.P.O., un progetto che ha come obiettivo principale la valorizzazione della coltivazione di piante aromatiche/officinali in Sicilia, col fine di riconvertire e/o diversificare le aziende cerealicole presenti nel territorio siciliano ed il collegamento a filiere successive di possibili utilizzatori (aziende erboristiche, industria farmaceutica, agroalimentare, ecc.). Successivamente è stato interessante riscoprire le tradizioni turistico culinarie dei Monti Sicani, con l’intento di riportare le popolazioni locali a rivalorizzare il territorio, le tradizioni agricole, i gusti e i sapori del loro bel comprensorio. In questa occasione il Presidente ACLI TERRA PALERMO Gaspare Carbone ha affermato che le piante sono da sempre una sorgente di molecole utili per l’uomo, ed in particolare le officinali in quanto svolgono da secoli un ruolo centrale sia come piante medicinali e aromatiche sia come piante industriali destinate alla trasformazione. Proprio per le molteplici utilizzazioni la filiera delle piante officinali negli ultimi anni sta diventando un’alternativa alla coltivazione dei cereali. Altresì parlando delle aree interne, considerate ormai da molti marginali, ne ha esaltato gli elevati ed indiscussi aspetti naturalistici, storici, agro-zootecnici ed altri. Per tale motivazioni ha affermato con enfasi che secondo lui, ai fine della valorizzazione del territorio sia utile ed indispensabile uno strettissimo connubio tra agricoltura e turismo. L’agricoltura perché oltre [...]

Acli Terra Calabria: legiferare sull’istituzione dei Piani Locali per il clima.

<< La crisi climatica sollecita la politica locale, richiede contesti capaci di interpretare i dati e trasformarli in azioni locali, di dotarsi di sistemi di allerta precoce e di migliorare gli avvisi di rischio alle comunità>>. E’ il pensiero di Elena Granata, docente universitaria di Urbanistica al Politecnico di Milano, Vice-pres. del Comitato scientifico e animatrice nelle Settimane Sociali di Trieste 2024, dove si è parlato anche di clima, transizione ecologica e sviluppo dei territori. La nostra condizione climatica, secondo Acli Terra Calabria, è in piena e drammatica emergenza: città, popolazioni, territori devono far fronte a disastri ambientali attraverso politiche pubbliche di prevenzione, cura e salvaguardia dell’ambiente. La sfida climatica è un problema mondiale che colpisce e mette a dura prova economia, ecologia e condizioni sociali. Si riverbera sul costo dei prodotti alimentari, provoca riduzione di coltivazioni di suoli, genera ulteriori diseguaglianze, accresce emarginazione nelle periferie urbane. In buona sostanza abbiamo ed abitiamo una terra che è ammalata. E’ una problematica collettiva che richiede un nuovo modello di sviluppo, per questo raccogliamo la proposta suggerita da Elena Granata, di dotarsi di Piani locali per il Clima, che si caratterizzano per essere progetto di prossimità. La Regione Calabria, attraverso l’utilizzo dei fondi PNRR ( M2C4 – Tutela del territorio e della risorsa idrica ) e Fesr + 2021-2027 ( Azione 2.4.1 Interventi di difesa del suolo e messa in sicurezza delle infrastrutture nei territori più esposti a rischio idrogeologico ed erosione costiera ) potrebbe avviare interventi significati e di straordinaria utilità sociale. Legiferare da subito e poi sostenere e finanziare le Province, i comuni capoluogo, le associazioni o consorzi di comuni. Insomma creare strutture territoriali e di prossimità, strumenti operativi per rispondere alla forte domanda delle [...]

Acli Terra lancia la campagna “Diritti in Cucina”. Ecco i mestieri da riconoscere come usuranti

Acli Terra presenta "Diritti in Cucina" una importante campagna per ottenere il riconoscimento dei lavori in cucina e in sala come usuranti. Si vuole infatti tutelare la salute e la sicurezza di migliaia di lavoratori impegnati in ritmi frenetici e un elevato rischio di infortuni. “È inaccettabile che le maestranze di cucina e il personale di sala non siano considerati tra i lavoratori usuranti - dichiara Nicola Tavoletta, Presidente nazionale di Acli Terra - perché questi lavoratori svolgono un lavoro fondamentale per l’agroalimentare italiano, ma devono fare i conti con turni, ambienti di lavoro stressanti e un elevato rischio per la salute”. Sono molteplici le ragioni di questa richiesta: Condizioni lavorative estenuanti: Ore di lavoro prolungate, posizioni lavorative faticose, esposizione a temperature elevate e a sostanze irritanti. Alto rischio di infortuni: sono frequenti incidenti come tagli, bruciature, scottature e disturbi muscoloscheletrici. Stress psico-fisico: Il ritmo frenetico e la pressione per raggiungere gli obiettivi produttivi mettono a dura prova la salute mentale dei lavoratori. Acli Terra invita istituzioni, sindacati, associazioni di categoria a una mobilitazione sociale per queste categorie. “È necessario un intervento normativo urgente per riconoscere i lavori in cucina e in sala come usuranti e garantire a questi lavoratori il riconoscimento della professione usurante”, ha aggiunto Tavoletta. "L'agroalimentare - conclude il Presidente nazionale di Acli Terra - ha bisogno di loro e sono l'ultimo e unico anello della filiera a non trovare tale conforto giuridico previdenziale" La campagna "Diritti in Cucina" ha quindi l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza di tutelare la salute e la dignità dei lavoratori del settore alimentare.

LA SINERGIA PER L’ADRIATICO

Lunedì 25 novembre nelle acque a largo di Rimini è emersa una sinergia spontanea tra più Organizzazioni per un impegno concreto per il bene del Mar Adriatico. È stata riportata a "casa" la tartaruga "Fortitudo", adottata da Acli Terra e curata dalla Fondazione Cetacea. Merito di questa azione salvifica anche i pescatori di Fano che ritrovarono la testuggine ferita. Ruolo importante per il Club Nautico di Rimini che ha offerto l'uso di un natante adatto per l'azione e per la presenza come riferimento tecnico della biologa marina Carlotta Santolini. Poi il coinvolgimento dell'Associazione Nazionale Carabinieri TPC che ha partecipato all'azione con il Presidente Roberto Lai e ha adottato Enrico, un'altra tartaruga. La collaborazione continua, infatti, perché anche Acli Terra ha adottato Bruno. Una giornata, premio di tanta azione di cura, che ha visto emergere una sinergia associativa dal profilo nazionale per la biodiversità e la salute del mare, facendo partire il tutto dai pescatori che sono i custodi dello stesso. Questa filiera di Associazioni si confronterà ulteriormente e si misurerà su altre azioni concrete. In prospettiva, ad esempio, il rilascio a mare in primavera delle tartarughe Enrico e Bruno.

Acli Terra al lavoro con la Commissione Lagune d’Italia per tutelare un patrimonio unico

Acli Terra si è riunita a livello nazionale con la Commissione Lagune d’Italia con l’obiettivo di creare una rete di esperti e promuovere azioni concrete per il monitoraggio e le azioni per la tutela ambientale e lo sviluppo socioeconomico di questi ecosistemi unici e delicati. “Sono molto soddisfatto – ha dichiarato in una nota il coordinatore della Commissione Lagune d’Italia e Presidente della Cooperativa I Pescatori di Orbetello Pierluigi Piro – Abbiamo suddiviso i lavori in un comitato tecnico scientifico e in uno di comunicazione che racconterà la storia anche dal punto di vista produttivo e culturale delle lagune. Produrremo inoltre il* primo documento ufficiale in una richiesta al comune di Venezia* e poi ci muoveremo sulle altre criticità ambientali nelle altre località” La Commissione è così composta: Fabiola Nucifora (Oristano), Sergio Urtis (Alghero), Roberto Battaglierin (Venezia e Caorle), Vania Statzu (Cagliari), Carlotta Santolini (Delta del Po), Claudio Brinati ed Anna Scalfati (Litorale Pontino), Nicola Genna (Marsala), Michele Ferraina (Gizzeria), Franco Sabatini (Albatrax) e Massimo Casanova (Lesina). I lavori hanno portato alla elaborazione di un percorso nazionale per sensibilizzare le Istituzioni sulla necessità di investimenti e aggiornamento normativo. Le lagune integrano sviluppo rurale, marittimo e urbano in maniera integrata e caratterizzano le coste italiane.

ACLI TERRA TRA I PARTNER DELLA SETTIMANA DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDO

L'Ambasciata d'Italia nel Principato di Monaco ha scelto come partner per celebrare la Settimana della Cucina Italiana nel mondo proprio Acli Terra con tre professionisti di livello nazionale. La programmazione prevede per mercoledì 20 novembre un incontro pubblico, voluto dall'Ambasciatore Manuela Ruosi, nel quale, durante uno show Cooking, tre professionisti dell'agroalimentare italiano targato Acli Terra solleciteranno le curiosità dei presenti. Le preparazione saranno svolte dallo chef de "La Bocca di Roma" Emanuele Federici e commentate con approfondimenti dal biologo laziale Claudio Brinati e dalla nutrizionista ligure Giulia Mastroianni. I piatti oggetto del confronto sono: Julienne di Sedano Bianco di Sperlonga con Bottarga di Muggine di Orbetello e focaccia di Recco Tartare di Mazzancolle di Terracina con riduzione di salsa Ponzu e Zenzero Marinato Raviolo ripieno di Zucca e seppia con pomodori secchi, uvetta e pinoli con Scaglie di Provolone del Monaco

Acli Terra segnala la diminuzione degli incidenti in agricoltura: un risultato da valorizzare e su cui investire

Negli ultimi cinque anni, gli incidenti in agricoltura sono diminuiti sensibilmente. Sono i risultati dell’ultimo rapporto Inail che premia l’impegno del sistema sindacale e previdenziale nel migliorare le condizioni di lavoro in questo settore. All’indomani dell’importante convegno tenutosi a Latina sulla trasformazione del lavoro in agricoltura, Acli Terra rilancia questi risultati con la necessità di investire ulteriormente per un futuro sempre più sicuro e sostenibile. Per migliorare ulteriormente la situazione e valorizzare il lavoro in agricoltura, Acli Terra propone: Investimenti nell’agricoltura 5.0: Sviluppare l’informazione e la formazione professionale, sfruttando al massimo le opportunità offerte dalla PAC. Welfare per le famiglie: Promuovere misure che facilitino la conciliazione tra lavoro e famiglia, come soluzioni formative ed educative estive gratuite. Valorizzazione della creatività: Sostenere iniziative che permettano ai lavoratori di esprimere le proprie competenze e di contribuire all’innovazione delle aziende agricole. “Queste proposte non solo contribuirebbero a ridurre ulteriormente il numero degli incidenti – ha affermato il Presidente nazionale di Acli Terra Nicola Tavoletta intervistato da Licia Colò al Parco Cinecittà World di Castel Romano per la giornata Natù “Un albero per il futuro“ – ma migliorerebbero anche la qualità della vita dei lavoratori agricoli e la competitività del nostro sistema agroalimentare italiano.”

Le donne sempre più presenti nel mondo dell’Agricoltura

Le donne sono sempre più presenti in agricoltura, specialmente con ruoli dirigenziali. Lo certifica l’Enpaia, l’ente previdenziale degli addetti e degli impiegati in agricoltura, secondo cui l’80% delle nuove iscrizioni del 2023 è costituito da donne, portando la presenza femminile nel settore al 48,7%. *ACLI TERRA*, che ha approfondito questi dati nei recenti incontri ad *Assisi* (Perugia) e a *Orbetello* (Grosseto), sottolinea come si stia aprendo una nuova era per la professionalità femminile nell’agroalimentare. In questo significativo avanzamento, è necessario tuttavia implementare strumenti di welfare che *permettano alle donne di conciliare vita professionale e familiare*. “In un contesto di forte denatalità – ha dichiarato il Presidente nazionale di Acli Terra *Nicola Tavoletta* – è fondamentale offrire alle famiglie degli agricoltori, degli allevatori e dei pescatori gli strumenti necessari per affrontare le sfide quotidiane”. ACLI TERRA ribadisce l’importanza di riconoscere il ruolo sociale degli agricoltori, impegnati non solo nella produzione alimentare, ma anche nella tutela del territorio, in un momento storico sempre più segnato dai cambiamenti climatici e dalla carenza di investimenti pubblici nelle infrastrutture. Acli Terra, da sempre vicina alle famiglie degli addetti al settore, propone un *accesso agevolato a prestazioni sanitarie per i figli* e un *ampliamento dell’offerta formativa per i figli, anche durante i periodi estivi*. “Le donne – riflette ancora Tavoletta – stanno dimostrando di essere un esempio di innovazione per l’agricoltura. È nostro dovere sostenerle, fornendo loro gli strumenti necessari per esprimere in maniera totale le loro potenzialità e per *conciliare la vita professionale con quella familiare*.”

La Giornata Nazionale del Ringraziamento 2024. Salvaguardia del creato: Valencia riguarda anche noi

Come da lunga tradizione anche quest’anno l’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il Lavoro della CEI, assieme alle Organizzazioni professionali agricole (Acli Terra, Coldiretti, Fai Cisl, Feder.agri e Terra Viva ) celebrano la 74^ Giornata Nazionale del Ringraziamento , per dare valore e senso, a << quanto abbiamo ereditato e nella consapevolezza che la creazione è un dono>>. Ancor di più, in questi giorni di dolore e di lutti, bisogna pensare a tutelare la terra dai disastri climatici. Quanto accaduto nelle regioni del nord e del Sud del nostro Paese ma anche in Spagna, a Valencia sommersa dall’acqua dove già oltre duecento sono le persone morte e tante quelle ancora ritenute disperse, ci interroga e ci pone in una drammatica condizione esistenziale. L’emergenza ambientale di questi giorni sta lì a confermarci che nessun Paese europeo o di altri continenti potrà dirsi sicuro, né potrà negare che la questione ambientale non lo riguarda o che non sia una priorità nelle politiche pubbliche di tutela dell’umanità e del creato. La transizione ecologica è la drammatica necessità del nostro secolo. Lo era anche in quello passato, ma rimase senza ascolto. Da qui bisognerà partire, senza tanti inutili preamboli, per creare progettualità ambientale, sicurezza dei popoli e nuove occasioni di tutela della terra per garantire l’impegno del lavoro dell’uomo per la famiglia ed il creato. Papa Francesco con la Laudato Sì , Lettera Enciclica sulla cura della casa comune, nel 2015, durante la Solennità di Pentecoste, ci aveva consegnato un appello:<< La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare >>. Fu una Enciclica rivoluzionaria, [...]

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