Una colossale truffa ai danni dei consumatori, frutto di una speculazione che non ha alcuna motivazione tecnica. Sono queste, in sintesi, le parole del Ministro della Transizione ecologica, Cingolani, a commento dell’aumento dei costi del carburante.
Un rischio troppo alto per il nostro Paese che potrebbe mettere in ginocchio l’intera economia, anche secondo le preoccupazioni di Nicola Tavoletta, presidente nazionale di Acli Terra, che ribadisce come sia necessario intervenire con urgenza e forza per limitare i danni.
“A preoccupare i nostri associati, non è solo la carenza di approvvigionamenti, come abbiamo già denunciato nei giorni scorsi – ha dichiarato Tavoletta – ma, soprattutto, allarma l’assenza di tutele per tutte quelle categorie, come i pescatori, gli agricoltori, gli allevatori e gli autotrasportatori, che non possono far fronte a un rincaro così elevato del costo dei carburanti. Il fatto che l’innalzamento dei costi energetici sia la conseguenza di una truffa ai danni dello stato deve spingere il governo ad intervenire con misure a favore dei lavoratori del comparto (blocco delle accise, sospensione delle restrizioni sui terreni coltivabili) e, per aiutarli anche istituire un sostegno economico, come l’assegno energetico, per famiglie e imprese”.