Quasi un miliardo di euro. È il mercato italiano delle erbe aromatiche e officinali usate in cucina, per i tè e le tisane sempre più di moda, oppure nei liquori salutistici o impiegate nella cura del corpo. Ma la produzione italiana strettamente agricola è però soltanto di 150 milioni di ettari (4 mila tonnellate di prodotto su oltre 7.300 ettari).
In Italia, il mercato quantitativo complessivo di piante officinali è di 37 mila tonnellate, oltre 45 mila tonnellate per quello delle spezie, 45 tonnellate di zafferano e 10 tonnellate per gli olii essenziali.
La nostra produzione è largamente insufficiente, coprendo un fabbisogno di appena il 20% della domanda, e questo lascia ampi margini di crescita del settore.
I coltivatori di piante officinali non hanno, nonostante le cifre alquanto rilevanti, la giusta attenzione da parte delle Istituzioni, in particolare per la promozione.
ACLI TERRA vuole, quindi, rappresentare le aziende del settore iscritte, preannunciando un “Forum nazionale ACLI TERRA per le piante officinali”, che sarà organizzato nella prossima primavera, al fine di esaminare le questioni tecniche, ma anche per un confronto internazionale sulla trasformazione.
Il prossimo 5 ottobre a Talamone, in provincia di Grosseto, durante una nuova iniziativa pubblica dell’associazione professionale di ispirazione cristiana di promozione e tutela del mondo rurale e delle marinerie, saranno ufficialmente annunciate le date di svolgimento del nuovo “Forum nazionale ACLI TERRA per le piante officinali”.