A breve distanza di tempo dalla manifestazione del 16 dicembre a Napoli contro il biocidio, è già maturata la consapevolezza che scendere in piazza a dimostrare il legittimo dissenso non basta più. Le riflessioni nate dalla tavola rotonda del titolo “La nostra terra tra fuochi ed eccellenze. Il futuro possibile”, organizzata da Acli Terra Napoli a Nola lo scorso 25 novembre 2013 sfiorano gli aspetti più disparati: da quello etico a quello politico, senza trascurare le conseguenze economiche, in un contesto generale già poco favorevole, che si abbattono sul sempre più vulnerabile agroalimentare campano, spesso anche oggetto di campagne denigratorie speculative. La parola d’ordine che ha caratterizzato in modo trasversale gli interventi è: razionalità, laddove la tentazione di agire di impulso è figlia di una sentita e comprensibile frustrazione. Un contributo, quello della tavola rotonda, che Pasquale Orlando, Presidente di ACLI TERRA Napoli ha voluto intendere come autentico, soprattutto nella sollecitazione del patto tra popolazioni e amministrazioni politiche deputate a risolvere l’emergenza, delineandone tutti i tratti nella relazione introduttiva. Parole richiamate da Michele Zannini, Presidente nazionale di ACLI TERRA, secondo il quale il ruolo dell’associazione è proprio quello di motivare comportamenti virtuosi indotti da una nuova cultura del territorio, che vede il cittadino non responsabile come complice dell’emergenza.
All’incontro è intervenuto anche il Sostituto Procuratore della DDA di Napoli Antonello Ardituro, che ha auspicato una veloce ricostruzione della verità, col determinante investimento dell’amministrazione statale di maggiori risorse per l’acquisizione dei mezzi a disposizione della giustizia.
L’On. Massimiliano Manfredi, membro di due Commissioni parlamentari in campo di legalità e ambiente ha sottolineato la distinzione tra i gravi illeciti delle associazioni criminali dai piccoli reati commessi durante le dismissioni ordinarie abusive, per i quali è in procinto di varo un’apposita previsione normativa che pone delle aggravanti a carico dei trasgressori.
Vito Amendolara, Presidente dell’Osservatorio regionale sulla dieta mediterranea, ha ricordato la necessità di trasparenza e correttezza dell’informazione al consumatore sancita nel Libro Bianco dell’Alimentazione, che dovrebbe fungere da guida anche nel fornire, a chi è chiamato ad intervenire, un quadro reale e non allarmistico della situazione.
Don Aniello Manganiello ha ribadito la necessità di un nuovo Catechismo della legalità, perché l’essere fedeli non sia più disgiunto dalla missione di custodia del creato che Dio ha affidato all’uomo, mentre Antonio Russo Responsabile Nazionale Acli legalità, immigrazione e coesione sociale, nonché Commissario delle Acli di Napoli si è appellato alla comunità scientifica per l’identificazione chiara e definitiva dello scenario nel quale i responsabili politici dovranno intervenire per adoperare i necessari strumenti di bonifica.