Una nuova importante esperienza è in programma per Acli Terra: l’Associazione professionale delle Acli sarà presente alla prossima edizione di Vinitaly, a Verona dal 10 al 13 aprile. In linea con quanto dichiarato dal Presidente nazionale, Nicola Tavoletta, durante l’ultima riunione di Comitato nazionale, la partecipazione all’evento sarà in sinergia con UNAPOL, l’unione nazionale dei produttori olivicoli, che ospiterà Acli Terra e il CAA Acli, il centro di assistenza agricola, nel suo stand.
Vinitaly, anche quest’anno, si arricchisce del Salone internazionale dell’agroalimentare di qualità, uno spazio espositivo dedicato alle eccellenze del nostro territorio, con tre macro aree: olio extravergine di oliva, food, birra artigianale.
Lo stand di Acli Terra, Unapol e Caa sarà posizionato nell’area che accoglie gli espositori di olio ma non sarà solo il settore olivicolo a fare da tema portante. È la cura dell’intera “filiera del cibo”, dalla produzione alla distribuzione, fino alla tutela del consumatore, che lega le tre associazioni “amiche”; un processo che parte dai lavoratori dei campi, degli allevamenti, delle marinerie e che viene accompagnato in tutte le sue fasi. Acli Terra, infatti, non si occupa soltanto di rappresentare sindacalmente gli operatori rurali e della pesca, anche inoccupati, disoccupati o pensionati ma promuove e attiva progetti e iniziative per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e per sollevare politicamente le questioni che riguardano i comparti.
Durante la tre giorni del Vinitaly, infatti, oltre alle degustazioni e a uno show cooking a cura dello chef Umberto Vezzoli, sono previste le visite allo stand del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e dell’Assessora all’Agricoltura, alla Promozione della filiera e della cultura del cibo della Regione Lazio, Enrica Onorati.
Il programma della partecipazione della Regione Lazio al Vinitaly, il cui claim è “Gusta il vino Senti il Lazio”, vede la presenza di 58 aziende. “Secondo i dati Istat/Qualivita – ha affermato Onorati – l’export del vino made in Lazio è cresciuto del +20.4% rispetto al 2020, per un valore economico di poco meno di 83milioni di euro”. Una crescita del settore non solo in termini di quantità ma anche e soprattutto di qualità.
I dati sono incoraggianti ma resta la situazione molto grave che fa seguito al conflitto in Ucraina, una crisi che danneggia non solo il comparto agroalimentare, come già denunciato dal Presidente Tavoletta, ma anche la pesca. La speranza è che anche eventi come il Vinitaly possano contribuire a fronteggiare le difficoltà che stiamo vivendo, dando voce ai lavoratori e garantendo la sicurezza alimentare per i cittadini.
Filomena Rota – referente comunicazione Acli Terra per Lazio Sette – Avvenire.