agricoltura

ACLI TERRA LAB: CONFRONTO SULLE POLITICHE AGRICOLE IN PARLAMENTO

Conclusa la due giorni di ACLI TERRA LAB tenuta a Roma il 16 e 17 marzo per approfondire la nuova PAC e le opportunità dei sostegni riservati agli agricoltori. Proficua l'occasione per affrontare i temi associativi e condividere proposte di sostegno per arginare le problematiche di settore e che ACLI TERRA ha voluto condividere con le Istituzioni sui temi focali e da cui ripartire. Ai lavori moderati da FRANCESCO VITALE e introdotti da GIUSEPPE PACIFICO componente di Presidenza Nazionale ACLI TERRA, hanno partecipato i rappresentanti Istituzionali, Sen. LUCA DE CARLO Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, On. STEFANO VACCARI Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, On. GIOVANNA MIELE Commissione Finanze della Camera dei Deputati, On. GIUSEPPE CASTIGLIONE Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. LAVORO e COMUNITÀ alla base di ogni politica agricola a favore dei nostri operatori agricoli e della pesca. Non ci può essere politica agricola veramente utile se non mette al centro il lavoro e il territorio in cui lavora. Sono proprio questi i temi che le stesse Acli hanno messo al centro della propria azione associativa, fin dalla loro nascita nel 1944, proprio partendo dalle comunità rurali, ha richiamato Pacifico. Il primo elemento di riflessione ce lo fornisce l’Istat. Con il 7° censimento generale dell'agricoltura, ci restituisce la rappresentazione di un fenomeno allarmante ovvero il calo demografico delle Imprese agricole italiane. Dal 2010 al 2020 abbiamo perso in media il 30% delle attività con punte del 42% in Campania, seguita con percentuali superiori alla media nazionale dalle regioni con aree più difficili e svantaggiate come la Sicilia, l'Abruzzo, la Liguria ed altre ancora. La difficile sostenibilità economica delle piccole aziende, concentrate nelle aree più difficili e svantaggiate, “giustifica” solo in parte questo triste fenomeno, dettato [...]

TAVOLETTA (ACLI TERRA): GOVERNO INTERVENGA SU SARDEGNA, MOVIMENTAZIONE SUINI INDISPENSABILE PER AZIENDE DEL SETTORE

“Il Governo intervenga: il perdurare di ‘zone rosse’ per motivi sanitari, oramai non più ragionevolmente motivati, in alcune aree della Sardegna, con il blocco della movimentazione dei suini sta danneggiando pesantemente le molte aziende del settore dell’allevamento e della trasformazione”. Così si esprime il Presidente nazionale di ACLI TERRA, Nicola Tavoletta, l'associazione professionale agricola delle ACLI che tutela il settore rurale, dell’allevamento e delle marinerie. “La peste suina africana nell’isola, che aveva fatto introdurre la limitazione della movimentazione dei suini, secondo dati scientifici che registrano la sostanziale eradicazione della malattia, risulterebbe quindi debellata. Nonostante tali evidenze scientifiche, le zone rosse nei territori dell’Ogliastra e del Nuorese permangono. Una situazione - aggiunge Tavoletta - non più tollerabile che sta mettendo in crisi profonda tanti imprenditori e lavoratori con le loro famiglie, i quali giustamente protestano per il lungo periodo di stop delle loro attività. ACLI TERRA è al fianco degli amici allevatori e di tutto l’indotto e sollecita l’intervento urgente del ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e il titolare della Salute per chiarire il perdurare di questo stato di cose, ma soprattutto per far tornare alla normalità il comparto delle carni suine, così pesantemente penalizzato”, conclude il Presidente di ACLI TERRA, Nicola Tavoletta. Roma, 2 marzo 2023

Ziglio: “La nuova Pac penalizza gli agricoltori e le piccole imprese”

“Siamo al fianco delle piccole imprese e dei produttori agricoli che non possono patire ulteriori tagli alle risorse a loro destinate dalla PAC”. È quanto dichiarato dal presidente nazionale di Acli Terra, Antonino Ziglio, durante i lavori del Comitato nazionale che si è tenuto il 18 luglio, a Roma. Un incontro proficuo, durante il quale si è discusso ampiamente dei tagli previsti dalla PAC 2021-2027 che per l’Italia significherebbero circa 4 miliardi in meno da destinare al comparto agricolo. Da quanto si apprende da fonti comunitarie, infatti, la proposta della Commissione europea per il nuovo periodo prevede forti riduzioni alla Pac, da 408,3 a 378,9 miliardi, tagli al settore agricolo per un ammontare totale di 2,7 miliardi di euro all’anno in meno, rispetto al periodo di programmazione precedente. “Una penalizzazione inaccettabile – ha commentato Ziglio – che va ad incidere pesantemente sulla qualità del Made in Italy e sull’importanza della dimensione rurale dell’agricoltura del nostro Paese”. Una considerazione condivisa all’unanimità da tutti i componenti del Comitato che, hanno espresso, forti preoccupazioni anche per l’economia globale, legata inevitabilmente alla produzione di cibo, elemento essenziale e radicale per la sopravvivenza. Durante la riunione di Comitato sono stati affrontati diversi temi di carattere politico, questioni che confluiscono nella visione strategica del futuro dell’Associazione professionale agricola delle Acli. Le linee guida di Acli Terra, infatti, riguarderanno l’agricoltura sociale, il rapporto tra giovani e lavoro e il loro ritorno in agricoltura, l’ambiente, l’agricoltura biologica e la valorizzazione delle aree interne e del Mezzogiorno.

Terremoto: Acli Terra, bene le azioni di sostegno temporanee ma si deve ricostruire

Le ultime scosse di terremoto che hanno colpito il Centro Italia hanno creato numerosi danni alle persone, alle aziende e alla viabilità delle tre regioni maggiormente toccate. La situazione si aggrava, considerando gli enormi disagi che il sisma ha causato a tutto il comparto agricolo e zootecnico in particolare, un sistema che offre lavoro ad almeno diecimila persone e che vive attualmente una situazione disastrosa. “Servono interventi urgenti per la messa in sicurezza degli animali e delle aziende agricole – ha dichiarato il presidente nazionale di Acli Terra, Giuseppe Cecere – perché la situazione è al collasso e non possiamo permettere che tutte le risorse del settore vengano messe nuovamente in ginocchio. Un primo passo è stato fatto con l’acquisto di 107 stalle provvisorie che serviranno agli allevatori del Lazio a stare vicini ai propri animali ma, con l'arrivo del freddo, occorre incrementare il numero di questi moduli per allargarne la disponibilità anche alle altre regioni e intervenire per la messa in sicurezza delle strutture lesionate. Pertanto, ringraziamo il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, per le immediate azioni a sostegno del sistema agricolo e allevatoriale che sono state decise, tra le quali una misura urgente messa a disposizione dal ministero per la copertura del mancato reddito delle imprese. Siamo però convinti che il Governo debba continuare ad assicurare tutta l’assistenza tecnica e informativa agli agricoltori per permettere loro di accedere ai fondi previsti dai psr e di risollevare le sorti di un settore importantissimo per l’economia e l’identità di tutto il Paese.”

Il Caporalato si contrasta con la qualità del lavoro

A commento dell’approvazione in Senato del ddl sul contrasto al Caporalato, il presidente nazionale di Acli Terra, Giuseppe Cecere, ha espresso soddisfazione per questo primo grande passo contro l’aberrante piaga dello sfruttamento dei lavoratori in agricoltura. «Non è più accettabile - afferma Cecere - che più di 400mila lavoratori, stranieri e italiani, debbano essere sottoposti a condizioni di lavoro che ledono la dignità umana e la qualità della produzione agricola delle nostre terre. L’auspicio è che il testo del ddl possa essere approvato rapidamente anche in Parlamento affinché diventi operativo il contrasto allo sfruttamento della manodopera grazie, tra l’altro, all’introduzione del principio della corresponsabilità penale tra il caporale e l’impresa che si serve dei metodi mafiosi di reclutamento. Non è da sottovalutare, invece, il dato legato alla svalutazione dei costi dei prodotti agricoli che rappresenta comunque una forma di sfruttamento del lavoro contadino. In quest’ottica,- conclude Cecere - siamo certi che la rete del lavoro agricolo di qualità, prevista dal testo del disegno di Legge, possa garantire più controlli sull’eticità dell’intera filiera agroalimentare per prevenire e punire tutti gli episodi che portano, inevitabilmente, all’annullamento della dignità lavorativa e all’indebolimento sul mercato del valore del prodotto agricolo italiano.»

Tutelare la risorsa grano come materia prima per la nostra economia.

«La crisi del comparto cerealicolo sta mettendo in ginocchio l'economia di una parte importante del Paese. Aziende familiari, che da generazioni si occupano della coltivazione del grano e di altri cereali, per la prima, volta stanno davvero pensando di abbandonare questa coltivazione. Sarebbe un dramma che non possiamo permetterci». Si racchiude in queste parole la forte preoccupazione del Presidente nazionale di Acli Terra, Giuseppe Cecere, per il rischio di collasso della risorsa grano in Italia. In un commento alle novità del Piano Cerealicolo Nazionale presentato ieri dal Ministro Maurizio Martina, Cecere plaude al Governo per la previsione degli stanziamenti in favore degli agricoltori, penalizzati dal crollo del prezzo, e sostiene la necessità di tutelare, in particolare, il Mezzogiorno dove l'agricoltura e la coltivazione dei cereali rappresentano ancora una fetta importante dell'economia locale. «Occorre ora, però, che le buone intenzioni si traducano in azioni concrete - continua Cecere - per evitare una "speculazione sui prezzi", offrire una maggiore trasparenza e tutelare il nostro prodotto come materia prima fondamentale per la gastronomia italiana. Allo stesso tempo- conclude - bisogna offrire alle aziende agricole, e soprattutto ai giovani che si avvicinano al comparto, tutele assicurative e strumenti di controllo della qualità in tutta la filiera, affinché si rispetti il disciplinare del sistema di qualità della produzione integrata e si risponda a determinati requisiti organolettici». «Le Regioni più danneggiate dalla crisi sono la Sicilia e la Puglia, maggiori produttori di grani per la pasta - ha commentato il Vice Presidente di Acli Terra, Francesco Sderlenga - Non possiamo pensare di realizzare pasta italiana senza utilizzare il nostro grano. Su questa esigenza occorre fare fronte comune. Le istituzioni, le organizzazioni agricole e le imprese di trasformazione, di commercializzazione e dell'industria mangimistica possono collaborare al rilancio di un settore da cui da sempre si [...]

Acli Terra ad Expo 2015

Il 21 settembre a Milano, nella cornice di Expo 2015, Acli Terra, parteciperà ai lavori del Convegno internazionale dedicato all’Agricoltura sociale e al microcredito, promosso dal Vice Ministro delle Politiche Agricole, Sen. Andrea Olivero. Per l’Associazione professionale agricola delle Acli, cresce nel Paese l’attenzione alla multifunzionalità dell’agricoltura, anche nella prospettiva di ampliare le opportunità di lavoro e di reddito per gli agricoltori e, soprattutto, per giovani imprenditori. “In questa prospettiva, l’agricoltura sociale è una risorsa irrinunciabile, da valorizzare pienamente - sostiene Zannini, Presidente nazionale di Acli Terra, soddisfatto per l’approvazione recente della legge di riferimento che entrerà in vigore il prossimo 23 settembre.  - L’agricoltura sociale genera ed incardina funzioni e servizi che vanno ben oltre la produzione di risorse alimentari. È in grado principalmente di generare beni e valori relazionali, di comunità che promuovono esiti di qualità ambientale, paesaggistica e culturale dello spazio rurale, che, in molti casi, ne consentono la tenuta e la sopravvivenza di comunità rurali. Per questo, per Acli Terra, è fondamentale che le imprese, tutte, ed in modo particolare quelle che promuovono agricoltura sociale, possano accedere agevolmente al credito e siano alleggerite da eccessi di procedure burocratiche ed amministrative”

Cremona: Acli Terra alla Fiera internazionale del Bovino da Latte

 Acli Terra ed il CAA Acli tra i prestigiosi protagonisti di uno dei più importanti eventi del settore zootecnico ed agroalimentare, nazionale ed internazionale. La Fiera internazionale del Bovino da latte, a Cremona dal 22 al 25 ottobre, ospiterà, infatti, uno stand dedicato al progetto "Per un'agricoltura al passo coi tempi",  presentato lo scorso anno da Acli Terra come soggetto capofila, in partenariato con il CAA Acli, e ritenuto idoneo e meritevole di finanziamento da parte della Commissione Europea. Il progetto prevede azioni finalizzate a divulgare informazioni su tematiche fondamentali della PAC per il periodo 2014-2020 (il giovane imprenditore agricolo, il carattere multifunzionale dell’agricoltura, la sicurezza alimentare, l’agricoltura sociale) ed a rappresentare le prospettive e le opportunità promosse dalla riforma della PAC, in particolare valorizzando strumenti diversi di informazione e tutte le possibilità di una comunicazione efficace  rivolta ad operatori rurali e a cittadini. Presso lo stand (posizionato nel padiglione 2 della Fiera) verrà distribuito materiale informativo sul progetto mentre, mercoledì 22 ottobre, dalle ore 12.30 alle ore 13.30, nell'area "Workshop Aziende", il Presidente ed il Vice Presidente nazionale di Acli Terra, Michele Zannini e Nicola Perricone, terranno un seminario informativo sulle tematiche del progetto, dal titolo "Riforma PAC 2014-2020: le opportunità della nuova politica agricola".  In particolare, il Presidente Zannini proporrà una riflessione sull'importanza della sostenibilità alimentare, della figura del consumatore critico e responsabile e della lotta allo spreco di cibo. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.alpassocoitempi.it e scaricare l'app gratuita, dedicata al progetto, dal link http://alpassocoitempi.it/?page_id=679.

Per un’Agricoltura Al Passo Coi Tempi

  E' online il sito www.alpassocoitempi.it dedicato al progetto, “Per un’agricoltura al passo coi tempi”,  l’azione d’informazione, promossa da Acli Terra e dal C.A.A. Acli e cofinanziata dalla Commissione Europea, diretta a diffondere, presso gli operatori rurali e i cittadini, le tematiche al centro della Politica Agricola Comune (PAC) 2014-2020. Finalità del progetto è di contribuire a sviluppare un clima generale di conoscenza, partecipazione e consapevolezza delle innumerevoli opportunità sociali, ambientali ed economiche che conseguono dall’attuazione della PAC 2014-2020. Le tematiche L’azione d’informazione “Per un’agricoltura al passo coi tempi” è tesa a divulgare, in particolare, le tematiche della PAC 2014-2020 riguardanti: 1. il giovane imprenditore agricolo quale protagonista attivo di un’agricoltura innovativa, competitiva e sostenibile; 2. il carattere multifunzionale dell’agricoltura come fattore di valorizzazione delle funzioni ambientali, sociali ed economiche; 3. la sicurezza alimentare e i sistemi di tracciabilità a garanzia della trasparenza dei processi produttivi e dell’origine dei prodotti agricoli e alimentari. Le attività Un calendario serratissimo che, a partire da giugno 2014 fino a aprile 2015, prevede la realizzazione, su tutto il territorio nazionale, di diverse attività d’informazione. Un progetto ambizioso che mira a coinvolgere attivamente operatori agricoli e cittadini grazie all’integrazione funzionale di diversi strumenti di comunicazione. L’azione d’informazione, costruita sul claim “Per un’agricoltura al passo coi tempi”, si compone di strumenti di comunicazione sia classici sia innovativi. La presenza sui più diffusi social network, la realizzazione di uno spot e di video sui temi più importanti della PAC, lo sviluppo di un APP gratuita per smartphone “La PAC a portata di click” e la realizzazione del contest “La tua agricoltura” sono solo alcune delle attività che saranno realizzate. Come partecipare Il calendario e i programmi dei seminari e dei workshops, le modalità ed [...]

Non abbassare la guardia dopo la mappatura dei terreni contaminati

Voci discordanti. La soddisfazione di Gennarino Masiello, presidente Coldiretti Campania, il quale spera che "finisca la speculazione contro i nostri prodotti". I dubbi di Gennaro Esposito del Coordinamento Comitato fuochi. Chiede "uno screening su tutta la popolazione che abita nei luoghi a rischio". Michele Zannini, presidente nazionale di Acli Terra: "Attendibile la mappatura presentata dal Governo" Il Governo ha presentato, ieri, i risultati scientifici delle indagini sulla mappatura dei terreni destinati all’agricoltura della Campania. Su un totale di 1.076 chilometri quadrati di terreni “mappati” in 57 comuni prioritari (33 nella provincia di Napoli e 24 in quella di Caserta) solo il 2% (cioè 21,5 chilometri quadrati, di cui 9,2 destinati all’agricoltura) sono “aree ritenute sospette”. Secondo le indagini sono 51 i siti per i quali è necessario proporre “misure di salvaguardia per garantire la sicurezza della produzione agroalimentare”, per un totale di 64 ettari di suolo agricolo.

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