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Premio Arciere 2025 a Nicola Tavoletta: Riconoscimento al Valore Strategico del Progetto “Colture & Culture” di Acli Terra

Sarà conferito il prossimo 4 dicembre 2025 a Catania il prestigioso Premio Arciere 2025 al Presidente Nazionale di Acli Terra, Nicola Tavoletta. Il riconoscimento celebra l'impegno straordinario profuso nella promozione e valorizzazione del progetto “Colture & Culture”. "Sotto la direzione del Presidente Nicola Tavoletta - ha dichiarato Roberto Lai, Presidente dell’ANC Tutela Patrimonio Culturale - Acli Terra è riuscita ad affermare un modello di sviluppo innovativo che coniuga in modo virtuoso agricoltura, cultura, sostenibilità e identità dei territori. Questo approccio pone al centro sia il lavoro degli agricoltori e la custodia della terra, sia il patrimonio materiale e immateriale delle comunità rurali".   Ascolta Nicola Tavoletta (da Viaggio Vitale del 30 Novembre 2025, Radio L'isolachenonc'è)   Il Premio Arciere 2025 intende inoltre onorare la fruttuosa sinergia tra Acli Terra e l’Associazione Nazionale Carabinieri – Tutela Patrimonio Culturale. La collaborazione si è concretizzata in iniziative concrete come il progetto “Antioco Santo Medico Migrante – Tra Terra e Mare”, un percorso che unisce spiritualità, tradizioni agricole e difesa del patrimonio culturale mediterraneo. La cerimonia del 4 dicembre sarà un riconoscimento al lavoro di squadra segno della celebrazione di una visione condivisa che integra competenza, passione civile e impegno per un futuro sostenibile. Nella stessa giornata del 4 dicembre    a Catania si terrà la Conferenza “Colture & Culture e la Tutela dei Beni Culturali”, un momento di confronto dedicato al valore del nostro patrimonio culturale e agricolo. Relatore: Luogotenente (r) Roberto Lai, Presidente del Nucleo ANC Tutela Patrimonio Culturale di Roma. Interverranno: • Nicola Tavoletta, Presidente Nazionale Acli Terra • Maurizio Pizzino, Presidente Acli Terra Catania • Ignazio Maugeri, Presidente Acli Catania e componente nazionale Acli Terra   Acli Terra invita soci, istituzioni, comunità agricole e cittadini a partecipare a tutti [...]

ACLI Terra e CIESM rafforzano la collaborazione: firmato un protocollo per la formazione reciproca dei dipendenti

Acli Terra, l’Associazione Professionale dell’agroalimentare e per l’ambiente delle Acli, e la CIESM, la Commissione per gli Studi e le Esplorazioni nel Mediterraneo, dopo tre anni di collaborazione intensa, firmeranno venerdì 28 novembre 2025 un protocollo d’intesa finalizzato alla formazione reciproca dei propri dipendenti, collaboratori e dirigenti. La CIESM (Commission Internationale pour l'Exploration Scientifique de la Méditerranée) è un’organizzazione indipendente che riunisce 23 Stati membri, centinaia di istituti marini e migliaia di ricercatori provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo e del Mar Nero. Fondata durante una Conferenza Internazionale a Madrid nel novembre 1919, la Commissione promuove la ricerca scientifica internazionale sulle scienze marine attraverso l’utilizzo condiviso di stazioni di ricerca nazionali e lo scambio scientifico. ACLI Terra, nata nel 1948 come organizzazione rappresentativa del mondo rurale italiano nell’alveo della dottrina cristiana e promossa dalle Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani, conta oggi circa 50.000 iscritti con sedi in tutta Italia. Negli anni ha ampliato la propria missione associativa, occupandosi anche di marinerie e di tematiche ambientali. Con il nuovo protocollo, entrambe le organizzazioni puntano a rafforzare la formazione e lo sviluppo professionale del proprio personale, valorizzando lo scambio di esperienze e competenze. Laura Giuliano, Direttrice della CIESM, dichiara: «Sono lieta di salutare il nuovo accordo di collaborazione, non vincolante ma ricco di prospettive, tra la CIESM e ACLI Terra. In questi due anni di lavoro comune ho potuto constatare l’impegno lungimirante di ACLI Terra nel promuovere cause decisive per la società civile, come la costruzione di sistemi sociali resilienti agli impatti climatici e la capacità di trasformare le crisi in opportunità per le generazioni future. La recente conferenza congiunta resa possibile dall’instancabile Enrico Toja e sostenuta da ACLI Terra, dalla CIESM e dall’Università di Pollenzo [...]

Agricoltura e mare il futuro della Puglia, la forza di saper orientare le vele

Si è tenuto lo scorso 10 novembre a Casamassima un intenso e proficuo incontro organizzato da Acli Terra Bari-Bat, interamente dedicato all'agricoltura e alle marinerie pugliesi. L'evento ha messo in luce come questi settori siano non solo pilastri strategici dell'economia regionale, ma anche elementi fondamentali dell'identità pugliese. Il dibattito, guidato dal Presidente Nazionale Acli Terra, Nicola Tavoletta, e dal Presidente Regionale Acli, Enzo Purgatorio, ha affrontato le principali sfide che mettono a dura prova l'intera filiera: dal sempre più incalzante cambiamento climatico – che si manifesta con una siccità drammatica – alla lentezza della burocrazia. Numerosi sono stati gli interventi qualificati. Hanno offerto spunti di riflessione il Prof. Alberto Felici, il Dott. Angelo Candida e il Prof. Angelo Frascarelli. Le analisi sono state poi sviluppate e contestualizzate dai sindaci di Mola di Bari (Giuseppe Colonna), Rutigliano (Giuseppe Valenzano) e Cellamare (Gianluca Vurchio), insieme all'assessore Valentina Pizzulli di Bitritto. A chiudere i lavori è intervenuto Francesco Paolicelli, Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Puglia, che ha voluto rassicurare i partecipanti sul futuro della regione e sull'attenta distribuzione dei fondi europei. Il messaggio finale emerso con chiarezza è che il mondo agricolo pugliese necessita di visione, resilienza e coraggio. La rotta da seguire è l'innovazione e la tecnologia, considerate le chiavi strategiche per trasformare le sfide ambientali e burocratiche in opportunità, rendendo l'agricoltura più sostenibile, efficiente e competitiva.

Agricoltura sociale: un bilancio a dieci anni dalla Legge 141/2015

A dieci anni dall’approvazione della Legge 141/2015, che ha dato pieno riconoscimento normativo all’agricoltura sociale in Italia, Acli Terra promuove un momento di confronto e approfondimento per fare il punto sui risultati raggiunti, sulle buone pratiche sviluppate e sulle prospettive future del settore. L’iniziativa si terrà giovedì 6 novembre 2025 presso Acli Lombardia (Via Luini 5, Milano). L’evento è organizzato da Acli Terra in collaborazione con l’Associazione Nazionale BioAgricoltura Sociale (BioAS) e con il sostegno di Acli Lombardia e AcliTerra Lombardia. "La nostra Associazione ha sempre sottolineato l'importanza dell'agricoltura sociale per il nostro Paese - ha dichiarato il presidente nazionale di Acli Terra, Nicola Tavoletta - ed è altrettanto rilevante affermare che essa non deve competere con un'agricoltura a scopo economico. È infatti necessario che nelle Regioni l' A.S. venga preservata dalla convenzione sulla produttività." I lavori si apriranno alle ore 10.30 con i saluti istituzionali di Martino Troncatti, Presidente Acli Lombardia, Gianluca Comazzi, Assessore regionale al Territorio e sistema verde, e dell’On. Maria Chiara Gadda, Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. Seguirà, alle ore 11.00, la tavola rotonda “Un bilancio a dieci anni dall’approvazione della Legge 141/2015”, coordinata da Nicola Tavoletta, Presidente nazionale Acli Terra, e Salvatore Cacciola, Presidente nazionale BioAS. Interverranno Alessandra Pesce (CREA), Giulia Granai (Università di Pisa), Michele Zannini (Acli Terra Nazionale) e Stefano Frisoli (BioAS e Caritas Ticino). La seconda sessione, alle ore 12.30, sarà dedicata alle “Esperienze di agricoltura sociale in Lombardia”, coordinata da Filippo Pinzone (AcliTerra Lombardia) e Marco Zanchi (Biodistretto Agricoltura Sociale di Bergamo). Porteranno la loro testimonianza Licia De Angelis (BioAS Lombardia e Cooperativa Biplano Bergamo), Cristina Micheloni (AIAB nazionale), Davide Cassina e Giannandrea Nicolai (Coop. Famiglia Ottolini di Suardi, Pavia), Edoardo Curioni e [...]

Family Farm, Impresa Familiare Rurale – il documento online

E' finalmente disponibile il testo del documento, elaborato da un team di esperti coordinato dal Professor Attilio Celant, che propone soluzioni concrete sul ruolo dell’azienda familiare come motore dello sviluppo sostenibile. Il documento è stato presentato da Acli Terra e AGCI a Ginevra in un'audizione con l'Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, mons. Ettore Balestrero. Scarica qui il testo sulle FAMILY FARM

Acli Terra al III Incontro Internazionale su Mediterraneo e Lion Fish

Il Presidente Nicola Tavoletta propone l’istituzione di un’Autorità Mediterranea per l’Acquacoltura Sostenibile. Il Presidente Nazionale di Acli Terra, Nicola Tavoletta, è intervenuto oggi al III Incontro Internazionale su Mediterraneo e Lion Fish, tenutosi nel Principato di Monaco presso la Stelios Philanthropic Foundation. Nel suo intervento, Tavoletta ha evidenziato come la crescente presenza di specie aliene nel Mediterraneo rappresenti un segnale importante della necessità di intervenire sull’equilibrio dell’ecosistema marino e sulla sostenibilità alimentare. In questo contesto, Acli Terra pone al centro del dibattito internazionale lo sviluppo dell’acquacoltura sostenibile, considerandolo uno strumento essenziale per la tutela del benessere animale e ambientale, oltre che una risposta concreta alla crescente domanda di pesce nell’alimentazione comune. Per armonizzare le pratiche e garantire un approccio condiviso nel rispetto dell’ambiente marino, Acli Terra propone l’istituzione di un’Autorità Mediterranea per la regolamentazione e lo sviluppo dell’acquacoltura sostenibile, al fine di evitare differenze tra i vari Paesi del bacino e promuovere una gestione coordinata e responsabile delle risorse.

“Lionfish in the Mediterranean III”: scienza, società e governance insieme a Monaco per affrontare la sfida del pesce leone

Monaco, 13–15 ottobre 2025 – Si terrà a Monaco la terza edizione della conferenza internazionale “Lionfish in the Mediterranean”, promossa dalla CIESM – Commission Internationale pour l’Exploration Scientifique de la Méditerranée e da ELAFONISOS Eco, con il supporto di Acli Terra come partner professionale e sociale. L’evento riunirà ricercatori, istituzioni, rappresentanti della società civile e operatori economici provenienti da diversi Paesi del Mediterraneo, con l’obiettivo di analizzare l’impatto dell’invasione del pesce leone (Pterois miles) e di costruire insieme soluzioni sostenibili e modelli di sviluppo condivisi. “La ragione di questa conferenza – spiega Laura Giuliano, direttore generale della CIESM – è quella di far incontrare i mondi della ricerca, della società e della governance. In particolare, attraverso la collaborazione con realtà come Elafonisos Eco e con il sostegno delle istituzioni, vogliamo trasformare l’emergenza ‘lionfish’ in una risorsa con potenziale economico, immaginando insieme un modello di sviluppo sostenibile e replicabile nel Mediterraneo.” Durante le tre giornate di lavori, Lionfish in the Mediterranean III affronterà temi centrali come l’ecologia e la biologia marina, le prospettive socio-economiche legate alla gestione delle specie aliene invasive, la creazione di una filiera sostenibile per la valorizzazione del pesce leone e la sensibilizzazione del pubblico. A Elafonisos Eco, guidata da Enrico Toja, sarà affidata la presentazione delle attività di ricerca e dei progetti di networking condotti tra le isole del Mediterraneo, veri e propri laboratori di sostenibilità ambientale. Acli Terra, partner della conferenza, svolge un ruolo fondamentale nel favorire il dialogo tra i diversi settori coinvolti – dal mondo scientifico a quello della pesca e delle marinerie – e nel promuovere una tutela del mare e delle comunità costiere. Il presidente nazionale Nicola Tavoletta interverrà nella sessione del 13 ottobre per presentare le iniziative di Acli Terra a sostegno della pesca sostenibile e della valorizzazione delle economie [...]

Acli Terra e AGCI all’ONU per la promozione dell’impresa familiare nell’agroalimentare

Acli Terra e AGCI (Associazione Generale delle Cooperative Italiane) sono state ricevute oggi a Ginevra per un’audizione con l’Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, mons. Ettore Balestrero. L’incontro, volto a presentare un’analisi e proposte sul ruolo dell’azienda familiare come motore dello sviluppo sostenibile, ha riscosso il pieno appoggio del diplomatico. Durante l’audizione è stato illustrato un documento, elaborato da un team di esperti coordinato dal Professor Attilio Celant, che propone soluzioni concrete per il settore. Tra le proposte chiave del documento figurano: La promozione di percorsi formativi specializzati per i giovani, come gli ITS, per favorire il ricambio generazionale. L’incentivo alla digitalizzazione per colmare il “digital divide” e migliorare la competitività delle imprese. La creazione di “hub sociali” per rompere l’isolamento dei territori rurali e renderli più attrattivi. Nicola Tavoletta, Presidente Nazionale di Acli Terra, ha sottolineato l’importanza della missione: “Questa trasferta a Ginevra è stata fondamentale per tracciare una ‘road map’ che valorizzi la forza economica e sociale del modello dell’impresa familiare nell’agroalimentare. Il nostro obiettivo è rafforzarlo in Italia e in Europa ed esportarlo anche nei Paesi in via di sviluppo. È un modello che ha bisogno di maggiori diritti per i suoi componenti, in particolare sul welfare, ma anche di investimenti in formazione, tecnologia e infrastrutture. Dobbiamo rendere desiderabile l’idea di essere dirigenti in un’impresa familiare, dimostrando che non si tratta di un percorso di serie B rispetto ad altre realtà”. Una impresa epocale come confermato da Antonello Capua, Presidente di AGCI Agroalimentare “Le Family Farm non sono soltanto unità produttive: sono presidi sociali, culturali e ambientali. Hanno garantito per decenni la coesione territoriale, la solidarietà intergenerazionale e la resilienza delle comunità rurali. Ma oggi, la crisi demografica, la [...]

Vendemmia 2025 ottima, ma dazi e sanzioni danneggiano i nostri produttori

Nonostante la vendemmia 2025 si preannunci ottima sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, un’ombra di incertezza incombe sul futuro del settore vitivinicolo italiano a causa delle politiche internazionali su dazi e sanzioni. Lo dichiara Nicola Tavoletta, Presidente nazionale di Acli Terra. “Le notizie che arrivano dai nostri viticoltori offrono un quadro eccellente per la vendemmia 2025, grazie a un ciclo estivo favorevole, con un giugno caldo e abbondanti piogge ad agosto”, ha aggiunto Tavoletta. “In tutte le regioni, da Nord a Sud, la qualità dell’uva è valutata di altissimo livello. In Veneto, ad esempio, ci aspettiamo un aumento dei quantitativi tra il 3 e il 5%, mentre in Franciacorta si è registrato un equilibrio climatico ideale. Anche in Sicilia, seppur sotto media, la produzione è superiore del 10% rispetto al 2024”. Dati positivi disturbati dall’ombra delle politiche internazionali. “È inaccettabile – continua il Presidente di Acli Terra – che i nostri prodotti agroalimentari, simbolo del Made in Italy, vengano mortificati. Ci siamo giocati mercati fondamentali come quello degli Stati Uniti e della Russia. “È inaccettabile che le nostre eccellenze agroalimentari, come il vino e la mozzarella di bufala, siano ostacolate da dazi e sanzioni che minacciano la loro competitività sui mercati esteri”, ha dichiarato Tavoletta. “Il vino, che non avrebbe dovuto subire dazi, oggi è soggetto a tassazione del 15% a vantaggio di altri settori come l’automotive. Pensiamo al Moscato piemontese che realizza all’estero oltre il 90% del proprio fatturato con un’esposizione forte su due mercati: quello russo per l’Asti Spumante e gli Usa per il Moscato d’Asti”. “Non possiamo vendere la mozzarella di bufala in Russia per le sanzioni,” ha aggiunto ancora Tavoletta. “È evidente che né il vino né la mozzarella [...]

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