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Il Master MARAC dell’Università di Camerino Riconosciuto come ‘Good Practice’ Europea nella Blue Economy* *Felicitazioni dalla presidenza nazionale di Acli Terra

"È un *grande riconoscimento per il Prof. Alberto Felici, Direttore del Master in Management Aree e Risorse Acquatiche Costiere (MARAC) e protagonista in Acli Terra," ha dichiarato il presidente nazionale di Acli Terra, Nicola Tavoletta*. "In maniera corale lo abbracciamo per il successo internazionale. *Sarà con noi al 3° Forum sull'Adriatico dal 22 al 24 agosto a Rimini*". Il Master, giunto alla sua ventesima edizione, è stato infatti inserito nel ristretto elenco europeo delle “good practices” nel settore della Blue Economy. Il prestigioso riconoscimento è arrivato all'interno del progetto europeo *“WINBLUE – Women IN the BLUe Economy”, che ha l'obiettivo di individuare le iniziative che hanno maggiormente contribuito alla parità di genere e all'emancipazione femminile nel settore*. Il Master MARAC si conferma un punto di riferimento per l'alta formazione a livello internazionale, come dimostra anche il suo coinvolgimento in un progetto di cooperazione con il Ministero della Pesca del Kenya, dove si occupa di formazione sulla gestione sostenibile delle risorse e sull'inserimento lavorativo di donne e ragazzi con disabilità sensoriali. "Questo risultato è frutto non solo dell'alta percentuale di studentesse che si iscrivono al Master, ma soprattutto del loro inserimento professionale," ha affermato il Prof. Felici. "Abbiamo sempre puntato sulla parità di genere, e ora stiamo lavorando attivamente per portare questi valori all'interno dello sviluppo delle filiere ittiche nei paesi in via di sviluppo."

La Birra protagonista nelle preferenze degli Italiani: produzione e consumi in crescita

La birra continua a essere un prodotto di punta per il mercato italiano, confermando il suo ruolo di bevanda amata e versatile. *L'Italia si posiziona come il decimo produttore di birra in Europa, con oltre 17 milioni di ettolitri prodotti nel 2024*, come evidenziato dal Report BarthHaas 2024/25. Nonostante un leggero calo nel consumo pro-capite, che si attesta a 36,4 litri, il settore ha registrato un notevole *aumento nel consumo di birre analcoliche, con un +13,4%*. Il consumo totale di birra nel Paese ha raggiunto i 21,5 milioni di ettolitri, segnando un incremento dell'8,45% rispetto ai dati del 2017 (European Beer Trends 2024, Brewers of Europe). Questo trend positivo si mantiene nonostante un contesto geopolitico incerto, a dimostrazione della forza del prodotto nel paniere degli acquisti degli italiani. *La birra è sempre più apprezzata come prodotto conviviale, ideale per accompagnare i pasti sia a casa che fuori*. Sebbene il consumo "fuori casa" abbia registrato un lieve calo, in linea con lo scenario internazionale, il settore della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) mostra segnali di ripresa, con un +0,7% a maggio (dati Circana). "*La birra è da sempre un simbolo di socialità e aggregazione* - dichiara il Presidente Nazionale di Acli Terra Nicola Tavoletta* - ed è un prodotto che unisce, che sia durante un pasto in famiglia o una serata tra amici. La sua capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato, come dimostrato dalla crescita delle birre analcoliche, *ne conferma la vitalità e l'importanza culturale ed economica per il nostro Paese*". Questi dati confermano la resilienza e l'attrattiva della birra nel mercato italiano, consolidandone la presenza nelle abitudini di consumo e nel contesto sociale del Paese.

Dazi USA-UE: Agrocepi e Acli Terra si uniscono per un’azione decisa a tutela delle filiere produttive italiane ed europee

L'accordo sui dazi tra Stati Uniti e Unione Europea, che prevede tariffe del 15% sulle produzioni Made in Italy e intese su gas e investimenti favorevoli agli USA, è stato accolto con forte preoccupazione per le possibili ricadute economiche negative sull'Italia e agroalimentare. "La chiusura del negoziato sembra frutto di compromessi molto al ribasso per l'Europa", ha dichiarato *il presidente di Agrocepi Corrado Martinangelo*. Pur attendendo ulteriori approfondimenti sui prodotti esentati dai dazi, Martinangelo non ha esitato a parlare di "una sorta di sudditanza economica" anziché di una collaborazione paritaria. Di fronte a questo scenario, Agrocepi sottolinea l'urgenza di un "progetto di radicale innovazione che punti a costruire realmente gli Stati Uniti d'Europa". È indispensabile, prosegue Martinangelo, un "Piano europeo di sostegno finanziario per i settori che saranno maggiormente colpiti dai dazi". *Nicola Tavoletta, Presidente Nazionale di Acli Terra, ha condiviso le preoccupazioni di Martinangelo*. "È evidente la *necessità di tutelare le nostre produzioni* - ha commentato Tavoletta - in particolare il Made in Italy agroalimentare, che rappresenta una colonna portante della nostra economia e della nostra identità culturale. In un contesto globale sempre più competitivo, è fondamentale che l'Europa agisca con maggiore forza e coesione, non solo per negoziare accordi più equi, ma anche per implementare un robusto piano di sostegno che compensi le eventuali perdite e rafforzi la competitività dei settori più esposti. *Acli Terra è al fianco degli agricoltori e delle imprese che potrebbero essere penalizzate da queste nuove condizioni di mercato*". Agrocepi e Acli Terra si uniscono quindi nell'appello alle istituzioni europee e nazionali per un'azione decisa a tutela delle filiere produttive italiane ed europee.

Acli Terra sulle dermatite nodulare bovina in Sardegna: necessarie chiarezza e proporizionalità rispetto ai focolai

*Il Presidente nazionale di Acli Terra, Nicola Tavoletta*, esprime piena condivisione in merito alle *dichiarazioni in una recente nota, tra gli altri, dell'on. Silvio Lai, sulla gestione dell'epidemia di dermatite nodulare bovina (Lumpy Skin Disease) in Sardegna*. "È fondamentale che il Governo fornisca risposte immediate e chiare sulle ragioni che hanno portato alla trasformazione dell'intera Sardegna in zona rossa, con un blocco totale della movimentazione dei bovini, senza alcuna distinzione territoriale o proporzionalità rispetto ai focolai," dichiara Tavoletta. "La scelta di estendere la zona soggetta a restrizione (Zur) all'intera isola appare sproporzionata, includendo anche territori indenni e lontani dal nucleo iniziale dell'epidemia, bloccando di fatto il commercio dei vitelli da ristallo." *Acli Terra si unisce alla richiesta di chiarimenti, proposta tra gli altri, dall'on. Silvio Lai, sui criteri per l'istituzione delle Zone di Vaccinazione*, sulle condizioni per il recupero dello status di indennità sanitaria dell'isola e sulla possibilità di deroghe immediate per sbloccare le movimentazioni. Diventa urgente la convocazione di un tavolo tecnico con la Regione Sardegna, la Commissione europea, le autorità veterinarie e le organizzazioni agricole, verificando le misure adottate in altri Stati europei colpiti. "Non possiamo accettare che la Sardegna debba pagare da sola il prezzo di scelte non coordinate e non proporzionate, che rischiano di mettere in ginocchio l'intera zootecnia isolana," conclude il Presidente Tavoletta, nel ribadire la necessità di un *intervento mirato per salvaguardare il settore agricolo e zootecnico sardo*.

Acli Terra e il Comune di Monte Urano uniti per lavoro e sviluppo del territorio

Una delegazione nazionale di Acli Terra, guidata dal *presidente nazionale Nicola Tavoletta* e dal *direttore del CAA Acli Paolo Bartoli*, ha incontrato nella giornata di lunedì 14 luglio l'amministrazione comunale di Monte Urano per avviare una programmazione congiunta su temi cruciali per il territorio. All'incontro, che ha visto la partecipazione anche di *Venanzio Pennesi*, Presidente di Acli Terra Macerata e *Stefano Del Sordo^, Presidente di Acli Terra Teramo), erano presenti *il sindaco di Monte Urano Andrea Leoni e il vice sindaco Marco Marziali*. L'obiettivo dell'incontro è stato quello di definire strategie e azioni concrete in materia di *ambiente, sviluppo rurale e lavoro*, con un focus specifico sul contesto locale e sulle prospettive legate all'evoluzione dei rapporti internazionali. L'iniziativa sottolinea l'impegno congiunto delle parti per promuovere uno sviluppo sostenibile e opportunità occupazionali nella comunità di Monte Urano.

Dazi, Martinangelo, Gozi, Bellanova, Satta e Tavoletta: Alimentiamo gli Stati Uniti d’Europa contro ogni barriera

Promosso da Agrocepi in concertazione con Acli terra e Fenapi si è svolto, in video call, un confronto con l' On. Sandro Gozi segretario, generale del Partito Democratico Europeo, e con l' On. Teresa Bellanova, Vice Presidente del Partito democratico europeo. I Presidenti di Agrocepi Corrado Martinangelo, di Fenapi Carmelo Satta e di Acli terra Nicola Tavoletta, hanno espresso la preoccupazione di migliaia di aziende del settore agroalimentare per i dazi minacciati dal presidente degli USA Donald Trump dal prossimo primo Agosto. L’impatto sulle aziende europee ed italiane, in particolare su quelle del comparto sarebbe pesante ed estremamente oneroso. “Il 30 per cento è un numero arbitrario e irragionevole non motivato in alcun modo, solo un’Europa Unita può contrastare quella che di fatto è la minaccia di una guerra commerciale che non farebbe bene a nessuno.” Ha dichiarato Corrado Martinangelo Presidente di #Agrocepi Nella discussione è emersa l' esigenza di rilanciare la campagna europea “Alimentiamo gli Stati Uniti d'Europa” contro ogni barriera avviata nella fiera internazionale di Mac frut a Rimini e l' opportunità che l' Europa assuma unitariamente tutte le iniziative necessarie a salvaguardare le nostre produzioni. Il made in Europe per tutte le produzioni dell’UE I Presidenti Martinangelo, Satta e Tavoletta hanno altresì richiamato l'attenzione sull' obiettivo di costruire un modello Made in Europe in grado di integrare e promuovere tutte le produzioni nazionali. Abbiamo bisogno, hanno dichiarato i tre Presidenti, di avere una sorta di ERASMUS per l' Agroalimentare che faccia leva sulle qualità sovralimentari e che riassuma e promuova un "Gusto europeo". Negli interventi conclusivi sia l' On. Bellanova che l' On. Gozi hanno condiviso l' innovazione di sistema e di processo promosso da Agrocepi, Acli Terra e Fenapi per il [...]

Acli Terra e i progetti rigenerativi

Con una storia personale di volontario per l’antincendio boschivo ogni anno a gennaio impegno la nostra Associazione, Acli Terra, nel proporre alle Istituzioni misure contro gli incendi boschivi, drammatico flagello sociale ed economico italiano, oltre che ambientale. Quest’anno, da gennaio, sono stati 18.600 gli ettari di terreno andati a fuoco contro una media degli ultimi venti anni di 9300. Un fenomeno, per la maggioranza doloso, che colpisce la biodiversità e tutto il comparto turistico, motrice nazionale. Abbiamo proposto in questi anni un rafforzamento del ruolo del volontariato anche nelle strategie di prevenzione e nelle attività di controllo, così come un investimento maggiore sugli strumenti tecnologici di monitoraggio e intervento. Ci uniamo, oggi, ai colleghi della Cisl chiedendo al Governo un’implementazione degli organici dei vigili del fuoco, ora assolutamente sottodimensionati con presidi che continuano a chiudere. Ad esempio, nella Toscana appena colpita da enormi roghi costieri, quindi in zone antropizzate, su 2500 Vigili previsti mancano 500 unità, ben il 20% in meno. Oltre ad un impegno nella difesa del suolo, come enunciato nelle tre proposte, e sulla sicurezza non si può risparmiare, noi proponiamo anche progetti di offensiva alla desertificazione. Un piano dalla natura comunitaria o cooperativistica. Proponiamo che gli enti locali mettano a disposizione gratuitamente con assegnazione a bando terreni pubblici, compresi i giardini degli edifici, per la realizzazione di orti urbani gestiti da compagini formate da agricoltori locali e ristoratori. Un grande piano di orti urbani per una rigenerazione ambientale con una finalità economica per agricoltori e ristoratori. Innanzitutto, aumenterebbe il verde curato, riequilibrando la desertificazione urbana, poi produrremmo più prodotti in un momento in cui i limiti quantitativi nazionali sono chiaramente riconosciuti, vi sarebbe, soprattutto, un grande risparmio pubblico nella gestione territoriale, e [...]

La sanzione fissa per le violazioni della normativa sui controlli DOP è anticostituzionale

Per la Consulta la sanzione deve essere proporzionata alla gravità delle singole condotte. Come noto, la Corte Costituzionale con la sentenza n. 40 del 2023 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 4 comma 1, primo periodo, del d.lgs. n. 297/2004, recante “Disposizioni sanzionatorie in applicazione del regolamento (CEE) n. 2081/92, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari” nella parte in cui prevede la sanzione amministrativa unica di € 50.000,00 e ciò per la violazione dei principi di cui all’art. 3 della Carta, in combinato disposto con gli artt. 42 e 117, quest’ultimo in relazione all’art. 1 Prot. addiz. CEDU, che postulano, nell’ordinamento, il principio di di proporzionalità tra l’illecito e la sanzione. Tale principio ricalca quello posto alla base della analoga decisione della Consulta, con la quale è stata dichiarata illegittima la norma (art. 7, comma 6, secondo periodo, del d.l. n. 158/2012 convertito nella legge n. 189/2012) che prevedeva una sanzione di 50.000,00 per l’inosservanza di taluni obblighi informativi sui rischi connessi al gioco d’azzardo. La Corte Costituzionale ritiene, infatti, che l’art. 4 del d.lgs. 297/2004 presenti i medesimi profili di illegittimità della norma sopracitata, proprio perché “una sanzione fissa può superare il dubbio di legittimità costituzionale solo ove le infrazioni ad essa riconducibili siano tanto gravi da non renderla manifestamente sproporzionata”, ciò in quanto la fissità della sanzione non permette di tener conto della diversa portata e gravità delle singole violazioni. Nel caso della norma sul DOP, poi, “l’entità della sanzione sarebbe di notevole rilievo, anche a volerla rapportare a capacità economica non modesta, e il ventaglio delle condotte sanzionate sarebbe vasto, punendo la previsione l’inadempimento alle prescrizioni o agli obblighi, impartiti dalle competenti autorità [...]

ACLI Terra in prima linea per il controllo delle specie aliene nel Mediterraneo

Una delegazione parteciperà al summit internazionale di Atene ACLI Terra continua l’impegno per equilibrare la diffusione delle specie aliene nel Mediterraneo, un fenomeno in rapida crescita a causa dei cambiamenti climatici. L’Associazione Nazionale professionale agricola parteciperà con una delegazione di esperti al summit internazionale organizzato da Eco Elafonisos ad Atene il 13 e 14 marzo, sul pericolo rappresentato dal Lion Fish e altre specie invasive. In occasione del summit, Acli Terra porterà all’attenzione della comunità scientifica internazionale la notizia di un nuovo avvistamento allarmante: la Triglia del Mar Rosso (Upeneus moluccensis) è stata pescata per la prima volta in Sicilia, a Lampedusa. Questo evento, che segue un precedente avvistamento in Tunisia nel 2016, segna un’ulteriore espansione di questa specie aliena nel Mediterraneo occidentale. “I pescatori di Lampedusa hanno consegnato l’esemplare all’Ispra di Palermo, dimostrando ancora una volta la loro sensibilità ambientale e la loro collaborazione con le istituzioni”, ha dichiarato Giuseppe Peralta, Vice Presidente Nazionale e Presidente regionale della Sicilia di ACLI TERRA. “È fondamentale – ha aggiunto Peralta – sostenere i pescatori siciliani, veri custodi del nostro mare, con strumenti di welfare adeguati per incentivare i giovani a intraprendere questa professione”. Il Presidente Nazionale di ACLI Terra Nicola Tavoletta, ha ribadito l’importanza dell’impegno politico e scientifico nella gestione delle specie aliene: “Dobbiamo agire tempestivamente – ha sottolineato – per garantire l’equilibrio dell’ecosistema marino e creare opportunità di sviluppo economico sostenibile per le marinerie. La nostra partecipazione al meeting di Atene potrà rafforzare la collaborazione internazionale e sviluppare strategie efficaci”. ACLI Terra conferma quindi l’urgenza di adottare misure preventive per equilibrare la diffusione delle specie aliene, come il Lion Fish, e di imparare dagli errori del passato, come nel caso del Granchio Blu. L’associazione chiede [...]

Interscambio commerciale: Acli Terra lancia l’allarme sulle conseguenze delle tensioni internazionali

L’Istat ha pubblicato i dati relativi all’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27 per il mese di gennaio 2025, evidenziando una riduzione congiunturale delle esportazioni (-1,0%) e un aumento delle importazioni (+3,6%). La contrazione dell’export infatti è stata determinata principalmente dalla diminuzione delle vendite di beni di consumo non durevoli, mentre la crescita su base annua è stata determinata dalle maggiori esportazioni di beni intermedi. L’aumento dell’import, sia su base mensile che annua, è stato invece trainato dai maggiori acquisti di beni di consumo non durevoli e beni intermedi. L’andamento degli scambi con i paesi extra Ue ha portato a un avanzo commerciale molto contenuto (+252 milioni di euro), in forte calo rispetto ai 3,0 miliardi di euro registrati nel gennaio 2024. Acli Terra esprime forte preoccupazione per le possibili conseguenze delle tensioni internazionali sull’economia italiana. In particolare la prima Presidenza Trump ha avuto un impatto negativo sulle imprese italiane, con cali significativi per l’export di prodotti agroalimentari: Frutta: -15% Carni e prodotti ittici lavorati: -28% Formaggi e confetture: -19% Liquori: -20% Nonostante ciò, l’agroalimentare italiano negli USA è cresciuto in valore del 17% contro un calo del 3,6% dell’export generale, confermando ancora una volta che il cibo è un caposaldo dell’economia del Paese. “E’ importante un’azione diplomatica efficace *per scongiurare una guerra commerciale* che danneggerebbe sia le imprese che i cittadini europei e americani – ha dichiarato il presidente nazionale di Acli Terra *Nicola Tavoletta* – e la politica italiana deve tenere conto di queste dinamiche nei rapporti con i partner internazionali, anteponendo gli interessi nazionali alle logiche leaderistiche”. *Acli Terra* sostiene che la politica internazionale abbia bisogno di stabilità e di un equilibrio Mondiale, auspicando *un dialogo costruttivo* e una cooperazione rafforzata per [...]

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