E’ un’area territoriale-distrettuale che racconta la presenza storico-architettonica di quasi un millennio di importanti ed imponenti monasteri, attraversata dalla grandezza spirituale di tre Santi, San Domenico di Guzman (1170) , San Francesco di Paola (1416) e San Bruno di Colonia (1030). L’amenità dei luoghi, alimentati dalla presenza di questi tre giganti della spiritualità cristiana, ci spingono ad immaginare la nascita di un “distretto monastico” finalizzato allo sviluppo umanistico-religioso-culturale, economico-produttivo locale per riportare in emersione le tante risorse imprenditoriali, enogastronomiche, del turismo esperenziale sostenibile e della qualità del cibo di questo pezzo di territorio che come nessun altro in Calabria e nel Sud d’Italia presenta delle attrattività monastiche, tutte concentrate in meno di un’ora di viaggio e pochi chilometri: il Convento di San Domenico di Soriano ( 1510) , l’Eremo di Soreto (1490), La Certosa di San Bruno di Colonia (1030).
Il sito eremitico di Soreto ha un importante valore storico-monastico perché legato al riconoscimento della santità di San Francesco da Paola. Infatti, è uno dei 22 centri da cui iniziarono le petizioni a papa Leone X perché Francesco fosse inserito nel catalogo dei santi. Questo avvenne anche a Soreto nel 1516 e qui si vi fu una importante sezione per l’ascolto dei testimoni, quali il Barone Pandolfi di Soreto (teste n. 9 nel processo Calabro) e Don Bernardino di Lovanaro da Arena (teste n. 22).Oggi abitato dall’eremita padre Pino Muller, situato lungo la valle del fiume Marepotamo, a 5 Km circa di Dinami (VV). La Certosa di Serra San Bruno è primo convento certosino in Italia ( 1090 ). Il territorio di partenza del Distretto Monastico, è rappresentato da undici comuni: Soriano Calabro, Arena, Acquaro, Dasà, Gerocarne, Dinami, Fabrizia, Nardodipace, Mongiana, Serra San Bruno e Sorianello, insieme 25 mila abitanti. Fanno parte del Parco delle Serre, rappresentano un cammino di fede, fortificato dalla quasi millenaria vita contemplativa di monaci domenicani e certosini, persino da eremiti. Il territorio monastico delle Serre vibonesi presenta un’attrattività speciale, a partire da Arena con il Castello costruito nell’XI secolo dai Normanni, uno dei più originali reperti architettonici della Calabria centro-meridionale.
Lungo il cammino troviamo il mondo dei vasai del borgo di Gerocarne, e il sentiero della Valle dei Mulini a Sorianello, un interessante percorso storico-ambientale e di riscoperta archeologico-industriale. Verso Dinami, ultimo comune della provincia di VV, scopriamo che qui era nato lo scultore Giuseppe Rito, maestro del rigato. Da Dinami, verso Monsoreto, poiMongiana, luogo della Fabbrica d’Armi e delle Reali Ferriere, dei Borboni con le fonderie e le ferriere, precorrendo la strada per la nascita di un sistema ecomuseale intorno alla piccola comunità di Mongiana. Nel ricchissimo percorso troviamo anche il piccolo borgo di Nardodipace, poco più di mille abitanti, dove è custodito un geosito di straordinario interesse storico-antico, i Megaliti reperti preistorici rocciosi risalenti al V e II millennio a.C . Di assoluto valore è il Parco regionale delle Serre, un luogo naturalistico vero patrimonio boschivo e faunistico, riferimento sociale e di economia autopropulsiva della montagna serrese. Tante le attività sopravvissute alla scomparsa degli antichi mestieri ed allo spopolamento, le locali produzioni contadine e artigiane, sono gli unici presidi che danno ancora forza motrice al territorio per essere valorizzato. Frantoi e olio purissimo, mulini e farine di alta qualità, microfiliere dalla sicura tracciabilità e, da alcuni anni, anche torrefazioni per la lavorazione artigianale del caffè, rappresentano attività produttive ed economiche di pregio, alimentando un robusto sviluppo territoriale, coesione e inclusione.
L’iniziativa sociale, l’animazione territoriale e co-progettuale è la strada per raggiungere l’obiettivo del Distretto Monastico delle Serre
Pino Campisi – Presidente regionale Acli Terra Calabria