Lunedì 25 novembre nelle acque a largo di Rimini è emersa una sinergia spontanea tra più Organizzazioni per un impegno concreto per il bene del Mar Adriatico.
È stata riportata a “casa” la tartaruga “Fortitudo”, adottata da Acli Terra e curata dalla Fondazione Cetacea.
Merito di questa azione salvifica anche i pescatori di Fano che ritrovarono la testuggine ferita.
Ruolo importante per il Club Nautico di Rimini che ha offerto l’uso di un natante adatto per l’azione e per la presenza come riferimento tecnico della biologa marina Carlotta Santolini.
Poi il coinvolgimento dell’Associazione Nazionale Carabinieri TPC che ha partecipato all’azione con il Presidente Roberto Lai e ha adottato Enrico, un’altra tartaruga.
La collaborazione continua, infatti, perché anche Acli Terra ha adottato Bruno.
Una giornata, premio di tanta azione di cura, che ha visto emergere una sinergia associativa dal profilo nazionale per la biodiversità e la salute del mare, facendo partire il tutto dai pescatori che sono i custodi dello stesso.
Questa filiera di Associazioni si confronterà ulteriormente e si misurerà su altre azioni concrete.
In prospettiva, ad esempio, il rilascio a mare in primavera delle tartarughe Enrico e Bruno.