“Siamo molto preoccupati per le notizie che arrivano da tanti agricoltori di tutta Italia in agitazione per l’imminente scadenza delle domande PAC 2017 e del contingente malfunzionamento del sistema informatico SIAN”. Sono le parole di Giuseppe Cecere, presidente nazionale di Acli Terra, l’associazione professionale agricola che opera in sinergia con il Centro di Assistenza Agricola delle Acli.
Sono infatti numerose le proteste che i CAA stanno inviando alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Dipartimento per le Politiche Europee, al Ministro per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali e all’AGEA.
Si denuncia, in sostanza, una situazione di blocco dell’operatività nell’inserimento delle pratiche nel Sian, causata esclusivamente dall’inefficienza di un sistema informatico non pienamente collaudato.
Una condizione, non causata assolutamente dai CAA, che ha creato ritardi nell’inserimento delle domande di aiuti comunitari; ritardi che avranno ripercussioni per i danni economici che subiranno le imprese agricole e i singoli agricoltori, come ha sottolineato Cecere.
Il presidente ha anche fatto notare che i CAA verranno fortemente penalizzati nell’immagine da un malfunzionamento che non dipende da loro e di cui non sono colpevoli.
“Intendo rivolgere un appello al Ministero e agli organi preposti – ha concluso Cecere – affinché venga ulteriormente prorogato il termine ultimo di consegna delle domande PAC, ovviamente a seguito di un intervento tecnico, specializzato che risolva in modo definitivo il problema che ha reso inoperativo il sistema Sian.”