«Non sono più tollerabili le ricorrenti azioni di frode commerciale del comparto olivicolo che hanno raggiunto dimensioni scandalose.
Si attacca così una eccellenza riconosciuta a livello mondiale delle produzioni italiane, una vera e propria carta d’identità della nostra agricoltura.
Bisogna intervenire con urgenza e determinazione per tutelare i produttori onesti e responsabili e i consumatori che domandano olio di buona qualità e di origine sicura». E’ quanto sostenuto da Michele Zannini, Presidente nazionale di Acli Terra.
«L’indagine della Procura di Torino ha svelato un mondo, non ancora sconfitto, di truffatori e delinquenti che violentano la buona fede dei consumatori.
È tempo di dare operatività al Piano olivicolo nazionale e di applicare con rigore il Regolamento CE 182/2009 che ha varato disposizioni molto puntuali sulla etichettatura e sulla commercializzazione dell’olio vergine e di quello extravergine.
In generale, servono più informazione e tracciabilità, perché è certo che disponiamo della possibilità di controlli ancora più severi sulla peculiarità merceologica delle produzioni e siamo in grado di individuare, in maniera indiscutibile, la qualità dell’olio prodotto e di quello importato».