terra dei fuochi

Non abbassare la guardia dopo la mappatura dei terreni contaminati

Voci discordanti. La soddisfazione di Gennarino Masiello, presidente Coldiretti Campania, il quale spera che "finisca la speculazione contro i nostri prodotti". I dubbi di Gennaro Esposito del Coordinamento Comitato fuochi. Chiede "uno screening su tutta la popolazione che abita nei luoghi a rischio". Michele Zannini, presidente nazionale di Acli Terra: "Attendibile la mappatura presentata dal Governo" Il Governo ha presentato, ieri, i risultati scientifici delle indagini sulla mappatura dei terreni destinati all’agricoltura della Campania. Su un totale di 1.076 chilometri quadrati di terreni “mappati” in 57 comuni prioritari (33 nella provincia di Napoli e 24 in quella di Caserta) solo il 2% (cioè 21,5 chilometri quadrati, di cui 9,2 destinati all’agricoltura) sono “aree ritenute sospette”. Secondo le indagini sono 51 i siti per i quali è necessario proporre “misure di salvaguardia per garantire la sicurezza della produzione agroalimentare”, per un totale di 64 ettari di suolo agricolo.

Oltre il Decreto su Terra dei Fuochi, norme più severe su tracciabilità dei rifiuti

«Il Decreto legge sulla Terra dei Fuochi, approvato in Senato il 5 febbraio scorso, è finalmente un passo significativo per far sì che l’area campana, colpita dallo scempio, possa rinascere e risplendere nella sua fertilità tipica dei suoli che la caratterizzano» è quanto affermato dal Presidente nazionale di Acli Terra, Michele Zannini, a seguito del voto favorevole al provvedimento relativo alle emergenze ambientali e industriali. Da sempre, infatti, Acli Terra sostiene la necessità di interventi di classificazione, di caratterizzazione, di mappatura “scientifica” delle aree gravate dal danno, oltre che di un programma per garantire azioni di bonifica particolarmente mirate, come veri e propri investimenti strategici sullo sviluppo da rinnovare del territorio campano. Questo vuol dire, tra l’altro, imporre forme ancora più rigorose e trasparenti di tracciabilità dei rifiuti e accertare, in via fondamentale, gli esiti di inquinamento prodotti alle falde acquifere. Zannini, infine, sostiene, in maniera convinta, che molte azioni di bonifica possono e debbono essere affidate agli stessi agricoltori, alla loro sapienza, alle competenze che sanno mettere “in campo”, di generazione in generazione, nella custodia del territorio, accompagnando a queste stesse capacità le azioni di rilancio e di marketing dell’economia agricola, per un più complessivo processo di ricostruzione dell’area, di una nuova offerta di produzioni e di servizi alle comunità.

NAPOLI: “La nostra terra tra fuochi ed eccellenze. Il futuro possibile”

A breve distanza di tempo dalla manifestazione del 16 dicembre a Napoli contro il biocidio, è già maturata la consapevolezza che scendere in piazza a dimostrare il legittimo dissenso non basta più. Le riflessioni nate dalla tavola rotonda del titolo “La nostra terra tra fuochi ed eccellenze. Il futuro possibile”, organizzata da Acli Terra Napoli a Nola lo scorso 25 novembre 2013 sfiorano gli aspetti più disparati: da quello etico a quello politico, senza trascurare le conseguenze economiche, in un contesto generale già poco favorevole, che si abbattono sul sempre più vulnerabile agroalimentare campano, spesso anche oggetto di campagne denigratorie speculative. La parola d’ordine che ha caratterizzato in modo trasversale gli interventi è: razionalità, laddove la tentazione di agire di impulso è figlia di una sentita e comprensibile frustrazione. Un contributo, quello della tavola rotonda, che Pasquale Orlando, Presidente di ACLI TERRA Napoli ha voluto intendere come autentico, soprattutto nella sollecitazione del patto tra popolazioni e amministrazioni politiche deputate a risolvere l’emergenza, delineandone tutti i tratti nella relazione introduttiva. Parole richiamate da Michele Zannini, Presidente nazionale di ACLI TERRA, secondo il quale il ruolo dell’associazione è proprio quello di motivare comportamenti virtuosi indotti da una nuova cultura del territorio, che vede il cittadino non responsabile come complice dell’emergenza. All’incontro è intervenuto anche il Sostituto Procuratore della DDA di Napoli Antonello Ardituro, che ha auspicato una veloce ricostruzione della verità, col determinante investimento dell’amministrazione statale di maggiori risorse per l’acquisizione dei mezzi a disposizione della giustizia. L’On. Massimiliano Manfredi, membro di due Commissioni parlamentari in campo di legalità e ambiente ha sottolineato la distinzione tra i gravi illeciti delle associazioni criminali dai piccoli reati commessi durante le dismissioni ordinarie abusive, per i quali è in procinto [...]

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