acli terra

Tutelare la risorsa grano come materia prima per la nostra economia.

«La crisi del comparto cerealicolo sta mettendo in ginocchio l'economia di una parte importante del Paese. Aziende familiari, che da generazioni si occupano della coltivazione del grano e di altri cereali, per la prima, volta stanno davvero pensando di abbandonare questa coltivazione. Sarebbe un dramma che non possiamo permetterci». Si racchiude in queste parole la forte preoccupazione del Presidente nazionale di Acli Terra, Giuseppe Cecere, per il rischio di collasso della risorsa grano in Italia. In un commento alle novità del Piano Cerealicolo Nazionale presentato ieri dal Ministro Maurizio Martina, Cecere plaude al Governo per la previsione degli stanziamenti in favore degli agricoltori, penalizzati dal crollo del prezzo, e sostiene la necessità di tutelare, in particolare, il Mezzogiorno dove l'agricoltura e la coltivazione dei cereali rappresentano ancora una fetta importante dell'economia locale. «Occorre ora, però, che le buone intenzioni si traducano in azioni concrete - continua Cecere - per evitare una "speculazione sui prezzi", offrire una maggiore trasparenza e tutelare il nostro prodotto come materia prima fondamentale per la gastronomia italiana. Allo stesso tempo- conclude - bisogna offrire alle aziende agricole, e soprattutto ai giovani che si avvicinano al comparto, tutele assicurative e strumenti di controllo della qualità in tutta la filiera, affinché si rispetti il disciplinare del sistema di qualità della produzione integrata e si risponda a determinati requisiti organolettici». «Le Regioni più danneggiate dalla crisi sono la Sicilia e la Puglia, maggiori produttori di grani per la pasta - ha commentato il Vice Presidente di Acli Terra, Francesco Sderlenga - Non possiamo pensare di realizzare pasta italiana senza utilizzare il nostro grano. Su questa esigenza occorre fare fronte comune. Le istituzioni, le organizzazioni agricole e le imprese di trasformazione, di commercializzazione e dell'industria mangimistica possono collaborare al rilancio di un settore da cui da sempre si [...]

ACLI TERRA: Rapporto ECOMAFIE 2016 , siamo sulla buona strada ma c’è ancora molto da fare.

“Serve una duplice chiave di lettura del documento che fotografa lo stato della criminalità ambientale in Italia” è quanto dichiarato dal Presidente nazionale di Acli Terra, Giuseppe Cecere, in merito al rapporto Ecomafia 2016, realizzato da Legambiente. “I dati che emergono indicano che l’introduzione della Legge sugli ecoreati del 2015 sta producendo un lento ma importantissimo cambiamento che vede i reati ambientali in leggera flessione. Allo stesso tempo, però è preoccupante la crescita degli illeciti nella filiera agroalimentare, in particolare della contraffazione. Ad esserne colpiti sono, principalmente, i prodotti che rappresentano l’eccellenza del made in Italy, come il parmigiano reggiano e l’olio extravergine di oliva. In quest’ottica - continua Cecere - è ancora più urgente una maggiore attenzione, da parte del Governo, al patrimonio della biodiversità, accelerando l’iter approvativo del ddl che tutela il nostro patrimonio enogastronomico”. Altro aspetto importante del report di Legambiente è quello legato alla piaga del Caporalato, fenomeno che si registra in continua espansione e che non può prescindere dalla lotta alla criminalità organizzata. “Insieme alle altre Associazioni di categoria, abbiamo firmato il Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento in agricoltura - conclude il Presidente di Acli Terra - che riguarderà numerosi interventi sul territorio per contrastare schiavitù e metodi mafiosi di gestione del lavoro nero. Solo con la prevenzione nei territori più a rischio e con l’azione repressiva più efficace è possibile, infatti, tutelare il comparto agricolo e il nostro territorio, ovvero la più grande ricchezza del nostro Paese”

Acli Terra firma il protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura.

«Siamo orgogliosi di far parte delle Associazioni di categoria che hanno firmato il protocollo per la lotta al Caporalato, uno strumento importantissimo e necessario per restituire dignità ai lavoratori e al comparto agricolo italiano» – è quanto affermato oggi dal Vice Presidente di Acli Terra, Francesco Sderlenga, a Roma per la firma dell’accordo tra Ministero del Lavoro, Ministero dell'Interno, Ministero delle Politiche Agricole, Ispettorato del Lavoro, Regioni, Associazioni e Sindacati, uniti tutti nell’obiettivo di fare fronte comune contro la piaga dello sfruttamento del lavoro. Nello specifico, il protocollo sperimentale riguarderà numerosi interventi sul territorio per contrastare schiavitù e metodi mafiosi di gestione delle risorse umane in agricoltura. Acli Terra aveva già partecipato agli incontri sul caporalato convocati dal Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, promotore del Protocollo e firmatario del testo insieme al Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, e al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano. «Condividiamo, con gli altri firmatari, l’obiettivo primario di fare rete per promuovere sicurezza e legalità nel mondo del lavoro in agricoltura – ha commentato il Presidente di Acli Terra, Giuseppe Cecere – per assicurare ai lavoratori un trattamento dignitoso e ai consumatori il rispetto di un’etica umana in tutta la filiera agroalimentare. L’auspicio è che si proceda con celerità verso un DDL contro il Caporalato».

Acli Terra: lotta al caporalato per tutelare la dignità dei lavoratori.

  Il Presidente nazionale di Acli Terra, Giuseppe Cecere, esprime soddisfazione per il progetto di lotta al caporalato che vede il Governo impegnato nel rafforzamento dei controlli sul territorio nazionale, grazie all'attivazione di numerose task force. «L’auspicio è che grazie alle misure previste dal Governo si riesca ad arginare questo triste fenomeno, molto diffuso soprattutto durante il periodo di raccolta dei pomodori, che rappresenta una vera e propria piaga che lede la dignità dei lavoratori. Acli Terra si sente parte integrante del mondo associativo mobilitato contro il caporalato, contro lo sfruttamento dei più deboli e in difesa del lavoro legale. In quest’ottica, l’obiettivo deve anche essere quello di premiare le aziende virtuose, valorizzando, così, la responsabilità di chi gestisce in trasparenza l’intera filiera agroalimentare, partendo dal rispetto dei diritti dei lavoratori per finire alla tutela dei consumatori.»

Acli Terra al Congresso nazionale delle Acli

“Niente paura”, è l’invito che le Acli fanno alla popolazione, in occasione del loro 25° Congresso nazionale. Acli Terra, accogliendo questa esortazione, parteciperà ai lavori del Congresso, che si terrà a San Vincenzo di Livorno dal 5 all’8 maggio 2016, per portare un messaggio di speranza legato alla salvaguardia del creato e alla tutela dei beni della Terra. L’Associazione professionale agricola delle Acli, Insieme al CAA (Centro Assistenza Agricola) e ad Unapol (Unione Nazionale Associazioni Produttori OLivicoli) sarà presente con uno stand dedicato interamente all’agricoltura: uno spazio informativo in cui verrà messa in risalto la testimonianza e la storia di Acli Terra e del lavoro svolto con passione negli ultimi anni. «È una preziosa occasione - sostiene il Presidente nazionale di Acli Terra, Giuseppe Cecere - per affermare che. Acli Terra deve continuare ad essere un motore del sistema Acli facendo necessariamente riferimento ai bisogni fondamentali dei lavoratori e dei consumatori e dedicando particolare attenzione al welfare rurale, ai cambiamenti economici, culturali e sociali in atto.»

Acli Terra: il piano olivicolo è una risorsa di tutela e di sviluppo.

 Roma, 25 mar - Il Presidente nazionale di Acli Terra, Giuseppe Cecere, esprime piena soddisfazione per l’approvazione del Piano Olivicolo Nazionale nel corso della Conferenza Stato-Regioni. «Si tratta di una grande opportunità di rilancio e sviluppo del settore» sostiene Cecere, in riferimento all’attuazione del Decreto Ministeriale che definisce i criteri di distribuzione di 32 milioni di euro, per il biennio 2016-2017, in favore del settore olivicolo. «Siamo orgogliosi e grati al Ministro Martina e al Vice Ministro Olivero che si sono impegnati affinché venisse messo a punto uno strumento in grado di ridare slancio alla strategia produttiva dell’olio extra vergine di oliva. Finalmente le imprese italiane che compongono la filiera olivicola potranno puntare su un’intensificazione della produzione, sia in termini di quantità che di qualità. Il Piano offrirà anche nuove risorse alle attività di ricerca, oltre che ai fini della valorizzazione ambientale e turistica delle strutture dedicate alla produzione olivicola, che rappresentano importanti presidi culturali e storici, come i vecchi frantoi. L’auspicio della nostra Associazione  - conclude Cecere - è che questo sia un ulteriore passo in avanti nel contrasto alla contraffazione e verso la tutela dei consumatori e dei lavoratori del comparto».  

Acli Terra: no all’aumento dell’import di olio d’oliva tunisino.

«Tutelare i consumatori dal rischio di frodi e difendere i produttori italiani dalla contraffazione delle tipicità dei prodotti italiani è, ormai, impresa ardua». È quanto affermato dal Presidente nazionale di Acli Terra, Giuseppe Cecere, in merito al via libera di oggi alla proposta di regolamento del Parlamento Europeo sull’introduzione di misure commerciali, a favore della Tunisia, che, in sostanza, aumentano il contingente a dazio zero dell’import di olio d’oliva tunisino. «Siamo vicini a quanto sostenuto da tutto il comparto agricolo italiano - prosegue Cecere - a difesa di tutti gli olivicoltori che sono in mobilitazione contro una norma che li penalizza notevolmente. Acli Terra, da sempre, difende le eccellenze italiane, come l’olio d’oliva, e si oppone fermamente a tutti i tentativi di contraffazione del made in Italy.»

Acli Terra incontra il Governatore De Luca.

Una delegazione di Acli Terra della Campania, guidata dal Presidente regionale, Giovanni Perito, e dal Presidente nazionale, Michele Zannini, ha incontrato, presso la sede della Giunta regionale della Campania, il Governatore Vincenzo De Luca. I dirigenti di Acli Terra hanno presentato il profilo politico ed organizzativo dell'Associazione, sia per l'attività sindacale che essa svolge, sia per quella di promozione sociale. Hanno apprezzato l'impegno profuso dal nuovo Governatore della Campania sulle questioni più cruciali del comparto agroalimentare in Regione e, in particolare, per l'approvazione del PSR 2014-2020 come strumento reale d'impulso per il rilancio e lo sviluppo del settore. Zannini ha sottolineato il dato di diffusione di esperienze di agricoltura sociale e la necessità che la Regione riconosca le diversità che si registrano tra le zone interne e quelle di pianura che, nel loro insieme, qualificano le caratteristiche di un'economia ricca di eccellenze e di tipicità inconfondibili. Un patrimonio ad un tempo economico e sociale che va valorizzato come un dato distintivo del Mezzogiorno d'Italia. Perito, inoltre, ha dichiarato l’impegno dell’Associazione in tutte le fasi di attuazione del PSR. Il Governatore De Luca ha molto apprezzato il contributo di Acli Terra ed ha assicurato l'Associazione sulla praticabilità di un confronto costante per raccogliere le istanze in grado di incidere significativamente sull'attivazione del programma di governo. Ha ribadito, altresì, che la sua Amministrazione è impegnata in una profonda azione di riordino e di semplificazione che renderà più rapidi e più produttivi i rapporti con le forze economiche e sociali, come Acli Terra, in grado di rappresentare, in maniera diretta, i bisogni delle comunità territoriali. Ha concluso sottolineando l'interesse della Regione a valorizzare ogni possibile intesa con Acli Terra e con l'intero sistema delle Acli in Campania, anche [...]

Parco Agricolo di Calabria

Vi invitiamo a visitare il sito del Parco Agricolo di Calabria Il Parco Agricolo Calabria promuove le tipicità dei prodotti agricoli e artigianali, che nascono dalle Aziende del territorio regionale. Crea e rafforza occasioni di sviluppo economico e di attività lavorative. Ha tra gli obiettivi quello di coniugare la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio rurale e naturale, attraverso maggiori possibilità di sviluppo ed integrazione ai sistemi urbani coinvolti, che ruotano intorno alle realtà rurali. Riconosce negli imprenditori agricoli e artigiani, nei GAS (Gruppi di acquisto solidale), nell'associazionismo rurale e artigianale, i protagonisti della produzione e della crescita culturale, sociale e della gente del territorio. Il Parco Agricolo Calabria, svolge attività finalizzata alla tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico del territorio rurale, la promozione , valorizzazione dei beni di interesse archeologico e monumentale, nonché la diffusione dei valori identitari e culturali dei sistemi rurali. Nella missione del Parco Agricolo Calabria ricopre un ruolo di rilievo la promozione dell'agricoltura sociale e delle fattorie sociali.

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