“Danni ingenti all’intera economia della Sicilia e del Paese, innanzitutto per gli agricoltori” è quanto rilevato dal Presidente nazionale di Acli Terra, Michele Zannini, per effetto delle proteste del Movimento dei Forconi.

Agricoltori, allevatori, autotrasportatori e pescatori stanno paralizzando l’Isola e le Regioni limitrofe da qualche giorno.

“Il rischio è che la protesta, seppur legittima nelle intenzioni, incida negativamente sulle condizioni della già precaria economia della Regione e danneggi, irreparabilmente, la commercializzazione dei prodotti agricoli siciliani.

E’ dovere del Governo regionale e nazionale affrontare la situazione per trovare urgentemente un accordo con i rappresentanti del movimento che lamentano, sostanzialmente, i continui rincari dei beni primari come i pedaggi autostradali e le accise sul carburante.

La protesta, che somma difficoltà enormi sopportate dal comparto agricolo e da quello dei trasporti per effetto della manovra economica in atto, deve essere necessariamente trasformata in un confronto produttivo con gli organi di Governo, perché, mancando scelte di crescita, oltre che di rigore, tutta l’economia è proiettata a registrare sempre più limiti di espansione e di sviluppo.

Quello siciliano è un segnale di grave allarme per l’intera economia nazionale e la politica deve riprendersi immediatamente le sue responsabilità per orientare scelte a tutela di interessi generali.”