«L’Earth Day, la giornata dedicata alla Terra, è la celebrazione mondiale delle meraviglie del Creato, acqua, aria, clima, terra. Rappresenta anche una buona occasione per porre attenzione allo stato di salute del nostro pianeta e del territorio italiano in particolare. – È quanto affermato dal Presidente di Acli Terra, Michele Zannini, che richiama alcuni dati importanti relativi alla situazione del patrimonio agricolo in Italia. – Circa 1,2 milione di aziende agricole sono state costrette a chiudere a causa di modelli di sviluppo non sostenibili, che non hanno tutelato le vocazioni del territorio e la tipicità dei suoi prodotti; 2,15 milioni di ettari di terra coltivata sono stati distrutti a causa della cementificazione, mentre il pericolo di alluvioni e di frane, ormai incontenibile, mette a rischio circa il 10% del suolo.

A partire da questi dati c’è da mettere in discussione il modello di produzione agricola di tipo tendenzialmente industriale ed intensivo – sostiene ancora Zannini – che dà origine a fenomeni di inquinamento, danneggia il patrimonio di biodiversità di cui la natura dispone, provoca l’estinzione di razze animali e di piante e attacca, in genere, il clima e l’acqua, risorse essenziali per la vita dell’uomo.

Vanno protetti i paesaggi agrari minacciati dall’abbandono, dall’incuria umana e dalla mancata tutela che generano rischi permanenti di dissesto idrogeologico, mentre è indispensabile un rinnovato impegno, anche legislativo, per azioni concrete e misurabili di salvaguardia dei territori e per politiche agricole a sostegno di uno sviluppo che difenda dalle devastazioni valorizzando tutte le potenzialità dei paesaggi rurali.

Nondimeno, serve recuperare saperi e tradizioni territoriali nell’ottica di valorizzare le produzioni locali ed educare a consumi sempre più consapevoli.»