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Acli Terra ad Expo 2015

Il 21 settembre a Milano, nella cornice di Expo 2015, Acli Terra, parteciperà ai lavori del Convegno internazionale dedicato all’Agricoltura sociale e al microcredito, promosso dal Vice Ministro delle Politiche Agricole, Sen. Andrea Olivero. Per l’Associazione professionale agricola delle Acli, cresce nel Paese l’attenzione alla multifunzionalità dell’agricoltura, anche nella prospettiva di ampliare le opportunità di lavoro e di reddito per gli agricoltori e, soprattutto, per giovani imprenditori. “In questa prospettiva, l’agricoltura sociale è una risorsa irrinunciabile, da valorizzare pienamente - sostiene Zannini, Presidente nazionale di Acli Terra, soddisfatto per l’approvazione recente della legge di riferimento che entrerà in vigore il prossimo 23 settembre.  - L’agricoltura sociale genera ed incardina funzioni e servizi che vanno ben oltre la produzione di risorse alimentari. È in grado principalmente di generare beni e valori relazionali, di comunità che promuovono esiti di qualità ambientale, paesaggistica e culturale dello spazio rurale, che, in molti casi, ne consentono la tenuta e la sopravvivenza di comunità rurali. Per questo, per Acli Terra, è fondamentale che le imprese, tutte, ed in modo particolare quelle che promuovono agricoltura sociale, possano accedere agevolmente al credito e siano alleggerite da eccessi di procedure burocratiche ed amministrative”

Acli Terra: la Legge sull’Agricoltura sociale è una nuova opportunità per il mondo agricolo

  Per Acli Terra, l’approvazione della Legge sull’Agricoltura sociale rappresenta un importante segnale di attenzione nei confronti di un comparto economico capace di generare, nelle sue stesse dinamiche, nuove opportunità di produzione, di lavoro e di servizio alle comunità e alle persone. Per Michele Zannini, Presidente nazionale dell’Associazione professionale agricola delle Acli, «l’agricoltura sociale integra le funzioni di un’economia che si incarica da sempre di custodire le produzioni tipiche, le biodiversità, le eccellenze e, contemporaneamente, di salvaguardare il territorio, l’ambiente, il clima e le tradizioni. La dimensione sociale è dunque connaturata ad un’attività che, proprio sul piano culturale, non può prescindere dalle persone e dai loro bisogni, soprattutto quelli di relazione. Le Regioni e le realtà locali dovranno impegnarsi ad attuare le norme della Legge armonizzando quanto hanno già prodotto, o stanno per produrre, sul piano legislativo, con i principi della Legge nazionale. È fondamentale, però, che la Legge non sia immaginata solo come uno strumento necessario a favorire in modi originali l’inserimento nel mondo del lavoro di persone che soffrono di qualche forma di svantaggio. Le pratiche di agricoltura sociale possono dare concretezza ad un orizzonte di valori molto più ampio, che tende a considerare “normale” l’idea di un modello di economia, come quello agricolo, che è per sua natura comunitario, accogliente e solidale».

Acli Terra: il Made in Italy non si tocca.

«Non è accettabile l’idea di screditare la qualità del Made in Italy in virtù della tutela del principio di libera circolazione delle merci» è quanto dichiarato dal Presidente nazionale di Acli Terra, Michele Zannini, in merito alla decisione dell’Unione Europea di avviare una procedura di infrazione verso la legge Italiana che vieta ai caseifici l’utilizzo di latte in polvere per produrre formaggi e yogurt. «Una priorità della nostra Associazione - continua Zannini - è proprio quella di proteggere la qualità e la tipicità di tutti i prodotti, in particolare quelli del comparto caseario, che rappresentano un’eccellenza nel Mondo. Con la direzione che l’Unione Europea intende imporre al Paese, i produttori e gli allevatori, che già versano in condizioni di enormi difficoltà, verrebbero ulteriormente penalizzati a causa della concorrenza che deriverebbe dall’importazione di latte in polvere dalle produzioni estere. Sarebbe una scelta in controtendenza con il bisogno urgente di migliorare sempre più la qualità dei prodotti agricoli, attraverso la sostenibilità delle produzioni e la salvaguardia dell’ecosistema. In questo senso, il marchio alimentare italiano è un punto di forza assoluto, da riproporre e da proteggere, adottando politiche adeguate che antepongano la tutela della qualità delle nostre produzioni e delle condizioni di vita dei lavoratori del comparto zootecnico.»

Acli Terra: politiche agricole per proteggere la Terra

«L’agricoltura è lo strumento primario per salvare il pianeta». È quanto affermato dal Presidente di Acli Terra, Michele Zannini, in occasione dell’Earth Day, giorno in cui si celebra la giornata mondiale della Terra. «Nell’ecosistema - continua Zannini - l’agricoltura è il modo con cui l’uomo lavora con la natura e può mitigare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici. In tante sedi, istituzionali e culturali, ormai si riconosce che l’ecosistema terrestre ha un ruolo fondamentale nella regolazione del clima e nella conservazione dell’acqua. Due problemi di drammatica rilevanza per la sopravvivenza dell’umanità, ai quali sono spesso collegati anche i fenomeni di migrazioni imponenti che generano squilibri, sia nelle aree di conquista, sia in quelle di origine. È, quindi, urgente ed inevitabile ricorrere a pratiche agricole e forestali in grado di aiutare il suolo a trattenere l’acqua, a politiche capaci di manutenzioni che scongiurino i rischi dei dissesti idrogeologici e ad azioni che proteggano la diversità genetica delle varietà delle piante e delle razze di animali». Di queste tematiche, tra le principali questioni al centro della Politica Agricola Comune (PAC) 2014-2020, parleranno il Vice Ministro Andrea Olivero, il Presidente delle Acli, Gianni Bottalico e Zannini stesso, relatori del Seminario conclusivo del progetto “Per un’agricoltura al passo coi tempi”, che si terrà domani, 23 aprile, ore 15.30, presso la sede delle Acli, a Roma.

Zannini: la scuola per il rilancio dell’agricoltura.

A Latina, per la tappa nazionale di presentazione di Expo 2015, promossa dall’ANCI, il Presidente nazionale di Acli Terra, Michele Zannini, ha incontrato gli studenti delle scuole medie superiori, per una lezione sul ruolo dell’agricoltura che connette, in maniera speciale, valori economici, culturali e sociali. Un comparto produttivo fondamentale, per Acli Terra, in continua trasformazione, vivo e vitale, nonostante la crisi. «In un periodo di transizione tra passata e futura politica rurale – per Zannini – è sempre più necessario guadagnare una visione strategica del comparto agroalimentare nel suo complesso, sempre più destinato a misurarsi con questioni radicali come quelle della sostenibilità alimentare ed ambientale. Anche per questo è fondamentale ripartire dai giovani e dalla scuola. I primi possono essere protagonisti di un rilancio del comparto, interessato da innovazioni organizzative e produttive affascinanti, mentre la scuola può incaricarsi di ridisegnare, sul piano educativo e culturale, i connotati di uno spazio economico e sociale fondamentale ed irrinunciabile per la vita delle nostre comunità».

Invito ai lavori del Seminario conclusivo del Progetto “Per un’agricoltura al passo coi tempi”

Giovedì 23 Aprile 2015, alle ore 15.30, presso il salone convegni delle ACLI, in via Marcora 18/20 a Roma, si terrà il Seminario conclusivo del Progetto “Per un’agricoltura al passo coi tempi”. Dedicato agli operatori rurali e ai cittadini interessati al mondo agricolo, promosso da Acli Terra, dalle ACLI e dal C.A.A. Acli e cofinanziato dalla Commissione Europea, il progetto ha avuto l’obiettivo di diffondere le principali questioni al centro della Politica Agricola Comune (PAC) 2014-2020. I risultati raggiunti grazie all’intensa azione capillare di informazione e comunicazione dedicata dall’intero sistema delle ACLI, verranno evidenziati durante i lavori del Seminario a cui parteciperanno, tra gli altri, il Vice Ministro delle Politiche Agricole,  Andrea Olivero ed il Presidente nazionale delle Acli, Gianni Bottalico. Siete tutti invitati a partecipare!  

Un errore grave intervenire sull’autonomia del Corpo Forestale.

Per Acli Terra, la riforma della Pubblica Amministrazione, che comporta necessariamente la riorganizzazione delle Forze di Polizia, non deve produrre esiti che disperdano l’autonomia operativa del Corpo Forestale dello Stato e, con essa, le professionalità e le competenze eccezionali maturate in anni di servizio alla tutela dei valori ambientali ed agroalimentari del nostro Paese. «Al contrario - per Zannini, Presidente nazionale di Acli Terra - la riforma può servire a valorizzare, oltre che a riconoscere, esperienze in grado di presidiare il patrimonio naturale e l’intero territorio, sempre più esposti alla incuria dell’uomo e, non di meno, a quella delle Istituzioni. Un paesaggio come il nostro, un territorio sempre più a rischio di rovine e smottamenti, ha bisogno di essere custodito in maniera sapiente, riconoscendo che disponiamo di una ricchezza insostituibile, in particolare per le biodiversità che essa alimenta, e che, contestualmente, il Corpo Forestale è impegnato quotidianamente nel contrasto delle azioni criminali che ripetutamente ne minacciano l’integrità».

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