Dazi USA-UE: Agrocepi e Acli Terra si uniscono per un’azione decisa a tutela delle filiere produttive italiane ed europee
L'accordo sui dazi tra Stati Uniti e Unione Europea, che prevede tariffe del 15% sulle produzioni Made in Italy e intese su gas e investimenti favorevoli agli USA, è stato accolto con forte preoccupazione per le possibili ricadute economiche negative sull'Italia e agroalimentare. "La chiusura del negoziato sembra frutto di compromessi molto al ribasso per l'Europa", ha dichiarato *il presidente di Agrocepi Corrado Martinangelo*. Pur attendendo ulteriori approfondimenti sui prodotti esentati dai dazi, Martinangelo non ha esitato a parlare di "una sorta di sudditanza economica" anziché di una collaborazione paritaria. Di fronte a questo scenario, Agrocepi sottolinea l'urgenza di un "progetto di radicale innovazione che punti a costruire realmente gli Stati Uniti d'Europa". È indispensabile, prosegue Martinangelo, un "Piano europeo di sostegno finanziario per i settori che saranno maggiormente colpiti dai dazi". *Nicola Tavoletta, Presidente Nazionale di Acli Terra, ha condiviso le preoccupazioni di Martinangelo*. "È evidente la *necessità di tutelare le nostre produzioni* - ha commentato Tavoletta - in particolare il Made in Italy agroalimentare, che rappresenta una colonna portante della nostra economia e della nostra identità culturale. In un contesto globale sempre più competitivo, è fondamentale che l'Europa agisca con maggiore forza e coesione, non solo per negoziare accordi più equi, ma anche per implementare un robusto piano di sostegno che compensi le eventuali perdite e rafforzi la competitività dei settori più esposti. *Acli Terra è al fianco degli agricoltori e delle imprese che potrebbero essere penalizzate da queste nuove condizioni di mercato*". Agrocepi e Acli Terra si uniscono quindi nell'appello alle istituzioni europee e nazionali per un'azione decisa a tutela delle filiere produttive italiane ed europee.









