ACLI TERRA E LE TRE INTEGRAZIONI
Non pronuncerò questo titolo spesso, mettendo alla prova la mia dizione, ma mi impegno a spiegarlo continuamente come missione della nostra Organizzazione Professionale. Il relativismo delle caratterizzazioni geografiche è cresciuto in consapevolezza negli ultimi 35 anni, in particolare in quelli della globalizzazione. La nostra Italia, che consideravamo in ogni lezione scolastica in fasce ambientali, oggi la scopriamo talmente relativamente piccola che abbiamo da definirla in una espressione unitaria: un'armonia di biodiversità in un unico e articolato "Water Front" Mediterraneo. Nelle dimensioni mondiali, cioè quelle sulle quali ci misuriamo, la nostra larghezza media da mare a mare è piccolissima. Quella massima è di soli 530 km, dal Monte Chardonnet al Monte Tarvisio, e quella minima addirittura di 35 km in Calabria. Il comune più distante dalla costa è Madesimo, in provincia di Sondrio, a soli 290 km da Genova. Affermo ciò perché oggi che l'Unione Europea e l'Onu pongono quale tema centrale la salvaguardia dei mari e degli Oceani, comprese le coste, noi abbiamo il dovere di essere un esempio di tutela e sviluppo integrale dei "Water Front". Acli Terra nella nostra Penisola riconosce e sostiene l'integrazione di tre fenomeni attuali: lo sviluppo rurale, lo sviluppo urbano e lo sviluppo marittimo. Non vi è più, quindi, la divisione tra le tre realtà, ma una inevitabile integrazione. Ciò perché sono cambiati i parametri geografici, gli strumenti tecnologici nelle comunicazioni e nei trasporti e gli equilibri climatici. l'Italia oggi è probabilmente il più importante esempio integrativo delle tre dimensioni, offrendoci l'opportunità straordinaria nel farlo funzionare, vincendo la sfida del cambiamento. Attenzione, non è semplice, perché vi è un tradizionalismo o un conservatorismo culturale tipicamente italico che non riconosce tale processo fisico e antropologico Infatti Acli Terra sente la [...]