Comunicati Stampa

Emergenza gelo – Necessario stato di calamità

Zannini (Acli Terra): emergenza gelo – necessario stato di calamità. L’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il Paese sta causando gravi disagi all’economia agricola italiana e conseguenze ancora imprevedibili. La situazione è drammatica per le campagne mentre si contano danni per decine di milioni di euro. Le difficoltà nei trasporti ed il gelo hanno determinato in alcuni casi l’impossibilità di raggiungere le aziende agricole ed, in altri, la perdita di tonnellate di prodotti. Ad aggravare lo scenario sta contribuendo certamente anche l’aumento vertiginoso dei prezzi del carburante agricolo e l’isolamento elettrico di molte aziende. L’Associazione professionale agricola Acli Terra, preoccupata per il protrarsi delle avverse condizioni meteorologiche, rinnova la richiesta dello stato di calamità per tutte le regioni colpite dal maltempo e di maggiori controlli necessari a contrastare le numerose speculazioni in atto sui prezzi dei prodotti freschi che, in pochi giorni, hanno fatto registrare aumenti anche superiori al 100%. «È necessario – secondo quanto affermato da Michele Zannini, Presidente nazionale di Acli Terra – attivare urgentemente interventi di tipo straordinario per sostenere le aree rurali messe in ginocchio dall’eccezionale ondata di freddo. Dall’Emilia Romagna, alla Toscana, alla Campania, alla Basilicata si registra uno stato di difficoltà insormontabili che hanno portato al blocco di attività intere e all’isolamento e perfino al crollo di strutture produttive. Nel contesto anche gli allevatori sono stati colpiti fortemente dalle calamità: almeno diecimila gli animali morti (tra bovini, ovicaprini, maiali e avicoli) e per molto altro bestiame ci sono seri rischi di sopravvivenza. È indispensabile che il Governo e le Regioni assumano provvedimenti adeguati di aiuto alle imprese ed iniziative mirate di controllo, da parte delle autorità competenti, per bloccare rincari ed incrementi evidentemente ingiustificati. Nondimeno serve un provvedimento legislativo d’urgenza per la sospensione ed il rinvio di tutte le incombenze fiscali e contributive che sono in scadenza, a carico delle [...]

Il cibo è un valore

Presso la Camera di Commercio di Palermo, si è tenuto un seminario molto partecipato sul tema "Dieta mediterranea e rilancio dell'economia nel Mezzogiorno", al quale hanno assicurato i loro autorevoli contributi illustri interlocutori del mondo accademico, come i proff. Bacarella e Cantarella, e di quello istituzionale e politico, promosso da Acli Terra della Sicilia e dal suo Presidente Nicola Perricone. A conclusione dei lavori, Michele Zannini, Presidente nazionale dell'Associazione, ha sottolineato che il valore della cosiddetta "Dieta mediterranea" non è solo quello di un particolare regime alimentare molto apprezzato nel mondo, quanto piuttosto quello della dimensione culturale che evoca, unitamente ad uno stile di vita che esprime storie e saperi di territori, di paesaggi, di popolazioni che nel Mediterraneo hanno scelto di conservare tradizioni e pratiche produttive inconfondibili. Per Acli Terra la dieta è una straordinaria opportunità per l'economia siciliana e per la più generale economia del Paese che induce ad una presa di coscienza dei limiti economici e sociali del modello di produzione agroalimentare sviluppatosi nella seconda metà del secolo scorso di tipo prevalentemente industriale. La "questione del cibo" diventa centrale perché, dalla riconsiderazione del suo valore, dipendono possibilità molteplici di incidere sullo sviluppo economico e sociale dei contesti territoriali. Le relazioni che con essa sviluppiamo hanno esiti diretti con l'uso di patrimoni essenziali come l'acqua, i suoli coltivabili, gli animali, le biodiversità. Infine, per Zannini, è necessario riconnettere il tema alle domande di un nuovo Mezzogiorno che avanza, pronto a fasi carico, da protagonista, di nuovi scenari per lo sviluppo del Paese, in cui il territorio e le sue risorse "ambientali" sono fondamentali.

Abolizione IMU agricola un aiuto per il rilancio del comparto

“Notevole soddisfazione per l’abolizione di una tassa ingiusta ed irragionevole” – è quanto dichiarato dal Presidente di Acli Terra, Michele Zannini, in merito agli effetti del Decreto legge che cancella l’Imu per i terreni agricoli e i fabbricati rurali. Un provvedimento più volte sollecitato dall’Associazione professionale agricola delle Acli, che va nella direzione di liberare finalmente le imprese agricole di una tassazione troppo onerosa sui terreni e sui fabbricati rurali destinati alle attività connesse alle produzioni agricole. Atteso che la pressione fiscale resta, in ogni caso, un ostacolo concreto allo sviluppo e alla rigenerazione delle imprese agricole, questa decisione del Governo incoraggia gli investimenti e consente al comparto di ripartire e di rilanciare, con le produzioni agricole, anche i servizi ed i beni comuni che assicura al Paese senza alcuna remunerazione. Il comparto agroalimentare è fondamentale per la ripresa economica a breve termine ed è centrale per qualsiasi seria e credibile proposta di sviluppo più strategica.

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