Aggiornamenti

Il futuro della terra come bene comune: l’impegno delle Acli

Seminario Internazionale Acli   Rho (Mi), 2015 - Si è concluso questa mattina all'Expo di Milano alla Cascina Triulza, il seminario internazionale delle Acli, con una tavola rotonda su “Politiche sociali europee, mercati e accordi internazionali: il futuro della terra come bene comune”. I lavori si sono aperti con gli interventi dei due vicepresidenti della Federazione Acli Internazionali (Fai) Giuseppe Rauseo e Michele Consiglio che è anche Responsabile Dipartimento Politica estera e Relazioni internazionali Acli. Consiglio ha ricordato come questo seminario ha affrontato le tante sfaccettature del lavoro agricolo in una dimensione internazionale. Michele Zannini, presidente di Acli Terra ha osservato che il comparto agricolo non può essere lasciato alla logica del puro mercato, ma servono precise scelte politiche per raggiungere la sovranità alimentare. Luca Jahier, Presidente del Terzo Gruppo del Comitato Economico e Sociale Europeo, ha rilevato che l'Europa sta recuperando il modello familiare d'impresa, molto diffuso in agricoltura e di cui tiene conto la riforma della pac. Andrea Olivero, Viceministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ha ricordato che l'integrazione al reddito agricolo è presente non solo in Europa e che vent'anni di globalizzazione in agricoltura hanno portato all'abbandono di una grande quantità di terre coltivabili. Ha chiuso i lavori Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli e presidente della Fai, che ha affermato che molti dei temi di questo seminario internazionale delle Acli saranno oggetto di dibattito e di ulteriore approfondimento, nel percorso congressuale che si sta per aprire nelle Acli.

Seminario ACLI – EZA (Triuggio – Milano, 15-17 ottobre 2015)

Acli Terra sarà presente al Seminario internazionale "Lavoro dignitoso: per una qualità del lavoro a contrasto della precarietà. Il lavoro in agricoltura tra innovazione e sfruttamento" che si terrà a Triuggio dal 15 al 17 ottobre. Il Presidente Zannini parteciperà ai lavori della tavola rotonda "Politiche sociali europee, mercati e accordi internazionali: il futuro della terra come bene comune", prevista per sabato 17 alle ore 10.30, nella cornice di Cascina Triulza (Milano Expo). Qui è possibile consultare il programma completo dell'evento. Siete tutti invitati a partecipare!

Convegno ACLI in Basilicata sul Psr 2014-2020.

  Domani, 25 settembre 2015, il Presidente nazionale di Acli Terra, Michele Zannini, parteciperà ai lavori del convegno promosso dal circolo Acli - la Certosa di Francavilla in Sinni (PZ), “Prospettive e opportunità nelle aree collinari della Basilicata”. Il tema principale dell’evento è incentrato sulla nuova programmazione comunitaria dello sviluppo rurale - PSR Basilicata 2014-2020, di cui discuteranno, numerose autorità locali e personalità politiche. Zannini concluderà i lavori del convegno con una riflessione sulle questioni che segnalano una fase di riconsiderazione politica e, ancor prima, culturale del ruolo dell'agricoltura italiana per lo sviluppo del Paese, e sulla necessità che l’attuazione dei programmi di sviluppo rurale, in tutta Italia, proceda con l’urgenza che il comparto agricolo richiede in tutte le Regioni.

Acli Terra ad Expo 2015

Il 21 settembre a Milano, nella cornice di Expo 2015, Acli Terra, parteciperà ai lavori del Convegno internazionale dedicato all’Agricoltura sociale e al microcredito, promosso dal Vice Ministro delle Politiche Agricole, Sen. Andrea Olivero. Per l’Associazione professionale agricola delle Acli, cresce nel Paese l’attenzione alla multifunzionalità dell’agricoltura, anche nella prospettiva di ampliare le opportunità di lavoro e di reddito per gli agricoltori e, soprattutto, per giovani imprenditori. “In questa prospettiva, l’agricoltura sociale è una risorsa irrinunciabile, da valorizzare pienamente - sostiene Zannini, Presidente nazionale di Acli Terra, soddisfatto per l’approvazione recente della legge di riferimento che entrerà in vigore il prossimo 23 settembre.  - L’agricoltura sociale genera ed incardina funzioni e servizi che vanno ben oltre la produzione di risorse alimentari. È in grado principalmente di generare beni e valori relazionali, di comunità che promuovono esiti di qualità ambientale, paesaggistica e culturale dello spazio rurale, che, in molti casi, ne consentono la tenuta e la sopravvivenza di comunità rurali. Per questo, per Acli Terra, è fondamentale che le imprese, tutte, ed in modo particolare quelle che promuovono agricoltura sociale, possano accedere agevolmente al credito e siano alleggerite da eccessi di procedure burocratiche ed amministrative”

Acli Terra: la Legge sull’Agricoltura sociale è una nuova opportunità per il mondo agricolo

  Per Acli Terra, l’approvazione della Legge sull’Agricoltura sociale rappresenta un importante segnale di attenzione nei confronti di un comparto economico capace di generare, nelle sue stesse dinamiche, nuove opportunità di produzione, di lavoro e di servizio alle comunità e alle persone. Per Michele Zannini, Presidente nazionale dell’Associazione professionale agricola delle Acli, «l’agricoltura sociale integra le funzioni di un’economia che si incarica da sempre di custodire le produzioni tipiche, le biodiversità, le eccellenze e, contemporaneamente, di salvaguardare il territorio, l’ambiente, il clima e le tradizioni. La dimensione sociale è dunque connaturata ad un’attività che, proprio sul piano culturale, non può prescindere dalle persone e dai loro bisogni, soprattutto quelli di relazione. Le Regioni e le realtà locali dovranno impegnarsi ad attuare le norme della Legge armonizzando quanto hanno già prodotto, o stanno per produrre, sul piano legislativo, con i principi della Legge nazionale. È fondamentale, però, che la Legge non sia immaginata solo come uno strumento necessario a favorire in modi originali l’inserimento nel mondo del lavoro di persone che soffrono di qualche forma di svantaggio. Le pratiche di agricoltura sociale possono dare concretezza ad un orizzonte di valori molto più ampio, che tende a considerare “normale” l’idea di un modello di economia, come quello agricolo, che è per sua natura comunitario, accogliente e solidale».

Acli Terra: il Made in Italy non si tocca.

«Non è accettabile l’idea di screditare la qualità del Made in Italy in virtù della tutela del principio di libera circolazione delle merci» è quanto dichiarato dal Presidente nazionale di Acli Terra, Michele Zannini, in merito alla decisione dell’Unione Europea di avviare una procedura di infrazione verso la legge Italiana che vieta ai caseifici l’utilizzo di latte in polvere per produrre formaggi e yogurt. «Una priorità della nostra Associazione - continua Zannini - è proprio quella di proteggere la qualità e la tipicità di tutti i prodotti, in particolare quelli del comparto caseario, che rappresentano un’eccellenza nel Mondo. Con la direzione che l’Unione Europea intende imporre al Paese, i produttori e gli allevatori, che già versano in condizioni di enormi difficoltà, verrebbero ulteriormente penalizzati a causa della concorrenza che deriverebbe dall’importazione di latte in polvere dalle produzioni estere. Sarebbe una scelta in controtendenza con il bisogno urgente di migliorare sempre più la qualità dei prodotti agricoli, attraverso la sostenibilità delle produzioni e la salvaguardia dell’ecosistema. In questo senso, il marchio alimentare italiano è un punto di forza assoluto, da riproporre e da proteggere, adottando politiche adeguate che antepongano la tutela della qualità delle nostre produzioni e delle condizioni di vita dei lavoratori del comparto zootecnico.»

Acli Terra: politiche agricole per proteggere la Terra

«L’agricoltura è lo strumento primario per salvare il pianeta». È quanto affermato dal Presidente di Acli Terra, Michele Zannini, in occasione dell’Earth Day, giorno in cui si celebra la giornata mondiale della Terra. «Nell’ecosistema - continua Zannini - l’agricoltura è il modo con cui l’uomo lavora con la natura e può mitigare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici. In tante sedi, istituzionali e culturali, ormai si riconosce che l’ecosistema terrestre ha un ruolo fondamentale nella regolazione del clima e nella conservazione dell’acqua. Due problemi di drammatica rilevanza per la sopravvivenza dell’umanità, ai quali sono spesso collegati anche i fenomeni di migrazioni imponenti che generano squilibri, sia nelle aree di conquista, sia in quelle di origine. È, quindi, urgente ed inevitabile ricorrere a pratiche agricole e forestali in grado di aiutare il suolo a trattenere l’acqua, a politiche capaci di manutenzioni che scongiurino i rischi dei dissesti idrogeologici e ad azioni che proteggano la diversità genetica delle varietà delle piante e delle razze di animali». Di queste tematiche, tra le principali questioni al centro della Politica Agricola Comune (PAC) 2014-2020, parleranno il Vice Ministro Andrea Olivero, il Presidente delle Acli, Gianni Bottalico e Zannini stesso, relatori del Seminario conclusivo del progetto “Per un’agricoltura al passo coi tempi”, che si terrà domani, 23 aprile, ore 15.30, presso la sede delle Acli, a Roma.

Zannini: la scuola per il rilancio dell’agricoltura.

A Latina, per la tappa nazionale di presentazione di Expo 2015, promossa dall’ANCI, il Presidente nazionale di Acli Terra, Michele Zannini, ha incontrato gli studenti delle scuole medie superiori, per una lezione sul ruolo dell’agricoltura che connette, in maniera speciale, valori economici, culturali e sociali. Un comparto produttivo fondamentale, per Acli Terra, in continua trasformazione, vivo e vitale, nonostante la crisi. «In un periodo di transizione tra passata e futura politica rurale – per Zannini – è sempre più necessario guadagnare una visione strategica del comparto agroalimentare nel suo complesso, sempre più destinato a misurarsi con questioni radicali come quelle della sostenibilità alimentare ed ambientale. Anche per questo è fondamentale ripartire dai giovani e dalla scuola. I primi possono essere protagonisti di un rilancio del comparto, interessato da innovazioni organizzative e produttive affascinanti, mentre la scuola può incaricarsi di ridisegnare, sul piano educativo e culturale, i connotati di uno spazio economico e sociale fondamentale ed irrinunciabile per la vita delle nostre comunità».

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