Acli Terra, presente ai lavori dell’Assemblea nazionale di Coldiretti, con una delegazione guidata dal Presidente nazionale Michele Zannini e dal Vice Presidente Tommaso Loiodice, ha condiviso ed apprezzato la proposta della Confederazione che sollecita una urgente ripresa di iniziative della “buona politica” e della società civile. Serve, anche per Acli Terra, un’ autorevole iniziativa politica che si faccia carico del ruolo di governo di processi che stanno generando a livello planetario ingiustizie, nuove povertà ed insicurezza sul futuro, sostanzialmente per gli interessi dominanti di una cattiva finanza e di una speculazione criminale. Per il Presidente Zannini “il mercato non può e non deve determinare tutto, mentre serve un governo mondiale di vicende che ormai sempre più minacciano la vita, la giustizia e la pace.
Questioni come quella del cibo e della fame, delle energie, dell’acqua e del clima chiedono scelte politiche strategiche, a partire dalla condivisione di un modello di sviluppo che metta al centro le persone e non il danaro”. Per l’Associazione agricola delle Acli è tempo di una politica agricola forte, sia a livello nazionale che europeo, in grado di coniugare competitività e coesione sociale. L’agricoltura ed il comparto agroalimentare nel suo complesso possono essere una leva formidabile per le opportunità di sviluppo non solo economico del nostro Paese.
“E’ necessario affrancare il mondo agricolo da un fardello eccessivo di pesi burocratici, contributivi e fiscali e aiutarlo a guadagnare lo spazio dell’innovazione di mezzi e di processi produttivi irrinunciabili per un ricambio generazionale che solo può consolidare e rigenerare un pezzo fondamentale della nostra economia. In questa prospettiva è altrettanto importante convincersi che, come sostiene anche Coldiretti, molti problemi di sviluppo e di mercato dell’agricoltura dipendono dalle condizioni di debolezza politica dell’Europa, ma è innanzitutto dall’Europa che bisogna ripartire.”